La famiglia è un equivoco che diventa commedia

Nel film di Alessandro Genovesi, Argentero e Lodovini sono travolti da uno scambio di ruoli fra genitori e figli

La famiglia è un equivoco che diventa commedia
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da Roma

Metti che hai perso il lavoro, che tua moglie non ti parla più e che i tuoi figli ti ignorano. Magari, in un momento di debolezza, ti verrebbe da urlare che cambieresti tutto e tutti. Bene, non fatelo, almeno non in un parco di divertimenti perché il desiderio potrebbe essere esaudito. Ecco la trama di Una famiglia sottosopra, la nuova commedia di Alessandro Genovesi con Luca Argentero (foto), Valentina Lodovini e Licia Maglietta al cinema dal 6 novembre dopo la presentazione, ieri, nella giornata di chiusura di "Alice nella Città" alla Festa del Cinema di Roma.

In principio c'è stata la commedia francese Le Sens de la famille del 2021 di Jean-Patrick Benes che ha avuto un remake lo scorso anno in Spagna e ora qui da noi con la produzione di Wildside e Sony Pictures e la sceneggiatura del regista con Giulio Carrieri. Tutta l'azione si svolge all'interno di Gardaland dove la famigliola, composta da padre, madre, suocera e tre figli, va a passare una giornata di divertimento. La notte si ferma in uno degli hotel del parco e, la mattina dopo, accade l'inimmaginabile: ogni membro della famiglia si risveglia nel corpo di un altro. "Sono nella fase gioca Luca Argentero sul suo essere padre nella realtà in cui stiamo allevando due bambini molto piccoli e mi piacerebbe proprio fare una settimana da bebè, mangiare e dormire e fare i bisognini ti puliscono pure! non pensare a niente, relax totale". Poi un'osservazione più seria: "Per me è un bellissimo spunto di riflessione sul fatto che sulla famiglia devi continuare a lavorare sempre. La devi accudire e coccolare perché non funziona da sola, ti ci devi dedicare". Valentina Lodovini interpreta la mamma: "Il nostro è un mestiere che ti insegna a metterti nei panni degli altri ma qui si è lavorato molto insieme anche per spiegare ai più piccoli che cosa stava succedendo".

Nei ruoli dei figli troviamo Chiara Pasquali, Martina Bernocchi e Carlo Alberto Matterazzo perfetti nell'interpretare, in maniera anche politicamente scorretta, il capovolgimento dei ruoli: "Il film, alla fine, non è soltanto una commedia di equivoci. È un ritratto di famiglia in cui i ruoli si confondono, si ribaltano, si perdono. E proprio lì si rivela la verità dei rapporti", conclude il regista.

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