Fastweb: il mercato punta sull’uscita di Scaglia

da Milano

Seduta sotto i riflettori per Fastweb, spinta da indiscrezioni che vorrebbero il fondatore, Silvio Scaglia, in procinto di cedere la propria quota. Il titolo della società milanese di telecomunicazioni ha chiuso con un rialzo superiore ai due punti percentuali, a 46,57 euro. Intensi i volumi: è stato scambiato il 2,2% del capitale. I possibili acquirenti, secondo le voci più insistenti, sarebbero i fondi Bc Partners, Carlyle e Blackstone, che durante le festività avrebbero iniziato a studiare un’offerta per la quota del 25% detenuta da Scaglia, con la possibilità di acquisire poi la maggioranza di Fastweb con un’Opa sul restante capitale. E gli analisti di Kepler, commentando le indiscrezioni, osservano che è arrivato il momento giusto per la scalata alla società, soprattutto dopo il raggiungimento del breakeven a livello di cash-flow nel quarto trimestre. Un’ipotesi su cui il mercato scommette, dunque, ma che contrasta con le dichiarazioni dell’amministratore delegato Stefano Parisi, che solo pochi giorni fa, il 29 dicembre, rilanciava alleanze commerciali, ma dichiarava di non cadere in equivoci: «Fastweb continuerà a correre da sola». E mentre Carlyle e Blackstone non commentano, BC Partners ribadisce che «al momento, non c'è nessun dossier aperto».

D'altro canto, fa notare una fonte vicina alla vicenda, «i dossier di potenziali acquisizioni sui tavoli dei fondi sono molti». Tornano a circolare anche le voci circa un interesse della britannica Vodafone. Scenario - quest’ultimo - già smentito in passato e che suscita poco entusiasmo anche fra gli addetti ai lavori.

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