Un fatturato di 40 milioni (export al 55%)

Con Fausto Marinello, imprenditore della prima generazione, ecco un'altra puntata della nostra inchiesta dedicata agli Innovatori. Classe 1946, originario di Giaveno, nell’hinterland torinese, perito elettronico, Marinello è un self-made-man: inizia a lavorare a 14 anni alla Magnadyne, è quindi assunto alla Fiat bullonerie di Avigliana, a 24 anni fa il capo officina in un laboratorio di Rivoli dove trasformano le vecchie macchine utensili in macchine a controllo numerico in quanto costano molto di meno rispetto a quelle nuove. Nel 1973 rileva l'officina con un socio e nel 1992 mette sul mercato la prima macchina utensile a controllo numerico interamente progettata dall'azienda. Ma il successo arriva con l'invenzione di un tornio rivoluzionario, capace di caricare e scaricare da solo gli elementi da lavorare.

Attualmente produce 140 torni all’anno, macchine utensili in prevalenza destinate al settore automobilistico per fare i mozzi delle ruote. Oggi la Famar, che ha sede ad Avigliana, dà lavoro a 150 dipendenti con un fatturato di 40 milioni di euro. L'export incide per il 55%.

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