La Federlazio premia le imprese regionali

Cosa significa oggi «cultura d’impresa»? Se ne è parlato l’altra sera in occasione della consegna dei premi «Federlazio» coincisa con la tradizionale «cena d’estate» che l’associazione delle piccole e medie imprese organizza ogni anno nella capitale. In un momento delicato per i mercati e per la congiuntura economica, fondamentali si rivelano le scelte di chi punta all’innovazione tecnologica per migliorare la qualità dei prodotti e rendere le nostre esportazioni davvero competitive a livello internazionale. A Roma e nel Lazio sono molte le imprese che sono riuscite a imporsi sul mercato grazie alle scelte innovative e a un intelligente lavoro di sponda con gli enti locali e con gli organismi nazionali che si occupano dell’export italiano. Ai titolari di queste aziende sono stati consegnati i riconoscimenti: delle sculture in bronzo realizzate dal maestro Enzo Carnebianca appositamente per la Federlazio. Gli «Ex labore formula» - questo il nome degli «awards» economici - sono andati alla Mcp di Civitavecchia per l’innovazione tecnologica, alla Coimp di Roma per la qualità, alla Das di Palombara Sabina per l’internazionalizzazione.

Altri riconoscimenti sono stati consegnati dal presidente Massimo Tabacchiera all’Arken Italia, alla Fantini Sud, alla Mecal, alla Satem, alla Procan, alla Remoin, alla Rcm, alla Emec, alla Tecnoplastica Reatina, alla Cgt Elettronica, alla Master Ceramiche e alla Disegno Ceramica. Alla serata hanno partecipato il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli, il presidente della Bnl Luigi Abete e il sindaco Walter Veltroni.

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