Un fenomeno nato nella «Grande Mela»

Il fenomeno conosciuto come «guerrilla gardening» nasce a New York all’inizio degli anni settanta, quando un drappello di ambientalisti capitanato da Liz Christy trasformò un pezzo di terra abbandonato nell’area di Bowery Houston in un incantevole giardino. Oggi questo spazio è ancora ben tenuto ed è sotto la protezione del Dipartimento parchi della città. Nel corso degli anni il «guerrilla gardening» si è diffuso in tutto il mondo, dapprima in Inghilterra, poi nel resto dell’Europa e infine anche in Italia. L'intento di questi giardinieri politicizzati è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso improprio dello spazio urbano e sul progressivo deterioramento dell’ambiente. Ma «guerrilla gardeners» operano ai limiti della legalità, poiché si tratta d’interventi non autorizzati sul suolo pubblico.

Il sito Criticalgarden curato da Michela Pasquali fornisce alcuni consigli utili per fare giardinaggio urbano: come individuare un terreno abbandonato, quali piante scegliere per la buona riuscita della missione, come costruire una «bomba di semi» da lanciare nelle zone di difficile accesso.

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