Al Festival delle Scienze si esplorano le età della vita

Da oggi fino a domenica prossima scienziati e filosofi si confrontano, alla luce delle nuove scoperte e delle più recenti tematiche

Un viaggio d’esplorazione in una foresta di temi che toccano tutti da vicino, da molto vicino: «Le età della vita. Dalla creatività dell’infanzia alla libertà della vecchiaia» è il tema del secondo «Festival delle Scienze 2007» che si apre oggi a Roma (fino a domenica 21), all’Auditorium Parco della Musica. La magia della nascita e l’ineluttabilità della morte, fino all’utopico segreto dell’immortalità, rappresentano la filigrana teorica attorno a cui ruoterà la grande massa d’iniziative: lectio magistralis, dialoghi, conferenze e caffè scientifici con alcuni tra i più importanti scienziati e filosofi del mondo. Ma anche laboratori e incontri per bambini e ragazzi, proiezioni e spettacoli multimediali, concerti e mostre interattive.
Molti gli ospiti internazionali protagonisti del programma multidisciplinare, dal neuroscienziato Eric Kandel (Premio Nobel per la Medicina nel 2000 per le ricerche sulle basi fisiologiche della conservazione della memoria nei neuroni) al neuropsicologo Howard Gardner, sviluppatore della celebre teoria delle intelligenze multiple, al gerontologo biomedico Aubrey de Grey, il cui lavoro di ricerca si concentra nel trovare una «cura» all’invecchiamento umano. In una recente intervista lo scienziato di Cambridge ha parlato delle sue ricerche che puntano, nel giro di qualche decennio, a far vivere l’uomo anche mille anni. E in fondo il suo è un progetto «antico» se si ricorda che il biblico Matusalemme lasciò questa valle di lacrime alla veneranda età di 969 anni (però visse prima del diluvio, questi cambiamenti climatici...).
Tra gli ospiti italiani, Alfonso Caramazza, fra le massime autorità internazionali nel campo della neuropsicologia cognitiva (rientrato recentemente in Italia da Harvard), il biologo e genetista Edoardo Boncinelli, il filosofo Giacomo Marramao, la psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio-Ferraris, il filosofo della mente Felice Cimatti, il direttore della rivista Adultità Duccio Demetrio, per indicare soltanto alcuni dei protagonisti di questo secondo appuntamento scientifico romano.
Al centro della riflessione, dunque, i momenti di snodo della vita, dove la ricerca della scienza collima con la riflessione della filosofia, da quelli più «drammatici» e studiati - la nascita e la morte - allo studio dell’infanzia, lo sviluppo della mente e quello delle prime facoltà del linguaggio, le analogie tra evoluzione e sviluppo, la sessualità, l’invecchiamento. Momento, quest’ultimo, in cui, come da poco si è compreso, risiedono facoltà e peculiarità di grande importanza che non è possibile rintracciare in altre fasi della vita.


Tra le curiosità, «Come invecchia la faccia», una mostra sulle modificazioni che il tempo determina al nostro corpo concentrandosi sull’elemento visivo principale per indagare nell’età di ogni individuo, il viso, e la conferenza «Idee per diventare astronauti» di Umberto Guidoni. Idee che, viste le nuove frontiere della gerontologia, potrebbero frullare anche in qualche testa bianca.

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