Un festival sulle musiche che allietavano le corti

MUSICOLOGO Di Profio: «La loggia della residenza è concepita proprio come una sala di musica all’aperto»

Il Festival di musica barocca di Villa Medici che inizia questa sera reca la firma e l’impronta dell’attuale Ministro della Cultura di Francia, fino a poche settimane fa direttore dell’Accademia di Francia a Roma: Frédéric Mitterrand. Ma anche quella di un noto musicologo, Alessandro Di Profio - italiano, ma professore all’Università di Tours, da poco Cavaliere delle Arti e delle Lettere, onorificenza della Presidenza della Repubblica di Francia - al quale ha affidato la progettazione del festival. Lo abbiamo incontrato per farci illustrare il progetto complessivo del festival. «Questo festival - esordisce - è il frutto di numerosi incontri con l’illuminato ex direttore, Mitterrand, con il quale mi sono trovato subito d’accordo sull’obiettivo di far riascoltare in questa residenza principesca, le stesse musiche che intrattenevano i signori che l’abitavano, fra Rinascimento e Barocco».
Cioè a dire?
«Musiche di danza, musica strumentale solistica, musica vocale e musica operistica. Manca la musica religiosa, solo perché a Villa Medici non esisteva una cappella».
Si comincia questa sera, con il gruppo francese «Doulce Mémoire» e i ballerini della Compagnia «Il ballerino» di Firenze.
«La danza era una delle principali e più diffuse pratiche della corte, procurava divertimento e favoriva incontri. La serata inaugurale è più di un semplice concerto. Il pubblico si troverà immerso nella stessa atmosfera di una serata di danza nelle corti rinascimentali e barocche. Ho pensato alla corte francese di Enrico IV, dove approdano la danza e la musica italiane, a seguito del suo matrimonio con Maria de’ Medici, nel 1600».
Nel secondo concerto, il 10 agosto, musica per clavicembalo con Rinaldo Alessandrini.
«La corte aveva a servizio un clavicembalista, come la cappella religiosa aveva un organista. Mi fa piacere avere Alessandrini, un musicista molto apprezzato ed assai noto, ma più noto all’estero che in Italia. La stessa situazione che ho lasciato una quindicina di anni fa, quando mi sono trasferito in Francia».
Il terzo concerto ci farà compiere un viaggio a Venezia, ai tempi di Claudio Monteverdi.
«La musica di Monteverdi sarà oggetto del concerto del gruppo “La Venexiana” diretto da Claudio Cavina, il 19 agosto. Riascolteremo anche il sublime “Combattimento di Tancredi e Clorinda”, per rivivere la stessa emozione che fece battere i cuori dei nobili veneziani invitati a palazzo Mocenigo, in quello storico 1624, come raccontano le cronache».
E, a conclusione, il 28 agosto, il melodramma a palazzo.
«Esattamente. Molto di frequente il signore invitava a palazzo cantanti e strumentisti per ascoltare brani dei melodrammi più applauditi nei teatri. A Villa Medici l’ensemble “Le Musiche Nove” diretto da Claudio Osele e l'affascinante soprano Simone Kermes rinverdiranno i fasti di castrati e primedonne».


Perché la scelta della loggia di Villa Medici come sede dei concerti?
«La tradizione della musica all’aperto o in giardino, nella bella stagione, è antica e assai diffusa. Ma c’è anche un’altra ragione. La loggia di Villa Medici è concepita come un palcoscenico, con due porte laterali e un grande portone sul fondo. Insomma, una vera e propria sala da musica all’aperto».
Info: 0667611.

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