«Fiat avrà il 5% del mercato di Mosca»

De Meo: «Obiettivo entro il 2010». Le sinergie con Severstal. Ad agosto vendite negative in Italia

Pierluigi Bonora

da Milano

La Russia avrà un ruolo centrale nell’espansione della Fiat (più 0,33% a 11,32 euro ieri in Borsa). Obiettivo della casa torinese è, infatti, il 5% del mercato da raggiungere entro il 2010. E a permettere la conquista del traguardo sarà la riuscita dell’accordo industriale siglato con Severstal, il braccio automobilistico del colosso metallurgico russo. Le strategie torinesi nell’ex Urss sono state illustrate ieri a Mosca, in occasione del Salone dell’auto, dal capo del marchio Fiat, Luca De Meo e dal responsabile delle alleanze industriali Alfredo Altavilla. Da parte sua l’amministratore delegato di Severstal, Vadim Shvestsov, ha assicurato un «forte supporto commerciale» per i modelli Fiat venduti in Russia e «prezzi molto interessanti» per quelli che saranno costruiti in loco. De Meo ha anche rivelato che nel 2007 «il gruppo intende rilanciare il marchio Alfa in Russia» grazie a un’accelerazione «delle politiche di marketing». Fiat, in pratica, punta a vendere 80mila autovetture nuove l’anno tra utilitarie, medie e furgoni, segmenti che rappresentano la quasi totalità del mercato. Parallelamente alle importazioni di massa (Grande Punto, Panda, Croma e Doblò), saranno lanciate due produzioni autonome (Albea e Ducato).

Venerdì, infine, si conosceranno i dati sulle immatricolazioni di auto ad agosto in Italia. Si prospetta ancora un mese negativo (alla meno peggio il calo sarà del 5%), «a causa - dice una fonte - dell’effetto negativo del caro benzina e delle notizie su possibili nuove tasse a carico del settore».

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