Fiat, per educare «verde» arriva «eco:Drive» a bordo

RISULTATO Il conducente può così rendersi conto di quanto è attento a una guida virtuosa

Fiat, per educare «verde» arriva «eco:Drive» a bordo

Balocco (Vercelli)Il tema dell’ecologia è diventato ormai fondamentale per ogni tipo di auto, dalle city-car alle alle familiari, dalle supersportive ai Suv. E sono sotto gli occhi di tutti i grandi e continui progressi fatti dai costruttori, con l’adozione di nuove tecnologie e materiali che permettono di ridurre sempre di più i consumi delle vetture e, di conseguenza, le emissioni.
Risulta meno evidente, invece, l’importante contributo che può dare lo stile di guida di ciascuno. Se ne parla poco soprattutto perché non è facile misurare il risparmio che si può ottenere con un comportamento ecologico. O meglio: non lo era. Fiat, che pure è il costruttore con la media di emissioni dei propri modelli più bassa in assoluto (123,5 g/km di CO2, secondo i dati più recenti) ha messo a punto, infatti, uno strumento chiamato eco:Drive che aiuta gli automobilisti ad adottare una guida veramente «pulita» e a misurarne gli effetti. Il tutto, ovviamente, a costo zero.
Basta scaricare il programma dal sito Internet della casa torinese, collegare una chiave Usb all’apposita presa del sistema di informazione e intrattenimento Blue&Me di cui sono dotati quasi tutti i recenti modelli Fiat e il gioco è fatto: non appena si mette in moto la propria vettura, il software comincia a raccogliere i dati di funzionamento della centralina motore e fotografa in maniera assolutamente oggettiva il comportamento della vettura e del conducente sulle strade che si trovano a percorrere. Sul proprio computer, le prestazioni registrate dall’eco:Drive si possono accostare poi al comportamento ideale, definito sulla base dei tragitti tipici e dalla combinazione di quattro parametri (la correttezza dei cambi marcia, l’uniformità delle accelerazioni, la gradualità delle decelerazioni e la costanza della velocità media) che pesano ciascuno fra il 31 e il 15% del totale. I punteggi ottenuti dagli eco-driver si inseriscono in un eco:Index, dal quale si possono ricavare i risparmi di carburante, emissioni e denaro ottenibili senza alcun investimento e senza grande fatica. Sinora sono oltre 50mila gli automobilisti che, dopo aver scaricato il programma, hanno utilizzato regolarmente il sistema, permettendo di raccogliere la telemetria di circa 10 milioni di percorsi e di selezionare 428mila tragitti tipici da parte di 5.700 clienti in 5 Paesi europei.
Sulla scorta di questi dati, i tecnici Fiat hanno calcolato che in soli 30 giorni di utilizzo dell'eco:Drive gli automobilisti più accorti imparano a consumare il 16% di carburante in meno e che nel ciclo di vita medio di un’auto (calcolato in circa 7 anni e mezzo) questa percentuale si traduce nel risparmio di quasi 3 tonnellate di CO2 e di circa 1.600 euro. Tutto ciò, senza alcun riflesso negativo sulla marcia. Anzi: nella guida in città, su un percorso tipo di 10 chilometri, l’eco-driver si ferma più raramente a incroci e semafori (il 13% in meno), viaggia più velocemente (del 2,4%) e arriva prima, impiegando il 3,3% del tempo in meno. Con l'eco:Drive di Fiat, dunque, guidare con un occhio attento all’ambiente e l’altro al portafoglio non solo è facile, ma può risultare anche divertente, come noi stessi abbiamo potuto verificare sull’impegnativa pista di Balocco al volante di una 500 TwinAir.

Con i dati che raccolgono, inoltre, tutti gli utenti contribuiscono a migliorare il sistema e a farne una fonte di suggerimenti per chi, su altri versanti, dovrebbe intervenire per rendere più sostenibile la mobilità di ciascuno: è già stato calcolato, per esempio, che se si potesse rendere appena più fluido il traffico nel centro di Roma, innalzando la velocità media di 5 km/h, dai 23 attuali, i consumi e le emissioni si ridurrebbero automaticamente del 9 per cento.

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