Economia

Fiat-Ford, c’è l’accordo per produrre 500 e Ka

Il sito polacco che produce la Panda sfornerà tra due anni le nuove utilitarie. Cambi e motori saranno italiani

Fiat-Ford, c’è l’accordo per produrre 500 e Ka

Pierluigi Bonora

da Milano

Fiat Auto e Ford Europa danno il via ufficialmente alla collaborazione industriale che, tra il 2007 e il 2008, darà origine alle nuove city-car 500 e Ka. A mettere nero su bianco all’accordo sono stati Sergio Marchionne e John Fleming, gli amministratori delegati delle due società. Entrambi i modelli nasceranno nello stabilimento di Fiat Auto a Tychy e anche la futura Ford Ka beneficerà dei motori e dei cambi che il gruppo torinese produce in Italia e nella stessa Polonia. Per Marchionne «è un chiaro segno di fiducia degli americani nel nostro impianto polacco».
Ka e 500 avranno in comune la piattaforma su cui, attualmente, Fiat Auto produce la Panda. «Lo sviluppo congiunto delle due vetture - ha aggiunto Marchionne - testimonia la flessibilità di questa piattaforma e la tanto attesa 500 rafforzerà ulteriormente l’identità di brand Fiat dal momento che questa automobile è un’icona nella storia delle nostra azienda e dell’industria automobilistica». L’avvio della collaborazione è stato commentato positivamente anche da John Fleming: «Fiat - ha detto il numero uno di Ford Europa - è il partner ideale per noi in questo particolare progetto, essendo da molti anni uno dei migliori produttori al mondo di piccole vetture. La decisione di unire le forze con gli italiani in questo ambito altamente competitivo ci offre l’opportunità di minimizzare i costi unitari, sviluppando nel contempo prodotti altamente competitivi che saranno fedeli ai nostri rispettivi valori di marchio».
La produzione complessiva di 500 e Ka sarà di circa 240mila unità l’anno, 120mila per ciascuna casa automobilistica. I due modelli, ricorda una nota, avranno forti differenziazioni stilistiche, mentre Fiat e Ford beneficeranno della riduzione dei costi di sviluppo e delle economie di scala nella produzione e nell’acquisto di componenti. Anche Ford Italia, attraverso il presidente Massimo Pasanisi, vede nell’accordo importanti opportunità di crescita: «Non mancheranno i vantaggi per i consumatori; l’esperienza e la competenza di Ford e Fiat nel settore delle city-car e la riduzione dei costi derivante dalla collaborazione consentiranno infatti di offrire ai nostri clienti prodotti competitivi e di grande valore». «E tutto ciò - ha rilevato Pasanisi - in Italia è ancora più rilevante visto il grande peso del segmento delle city-car e il profilo del cliente di questa categoria, particolarmente raffinato ed esigente». La firma è valsa al titolo Fiat un passo avanti a Piazza Affari (più 0,5%) e il superamento della soglia dei 7 euro (7,03).
Ma Fiat Auto e Ford Europa, al di là dell’intesa siglata durante il fine settimana negli Stati Uniti, sono impegnate nella fase più delicata dei rispettivi piani di rilancio. La casa americana, in particolare, si appresterebbe a tagliare 2.600 addetti nel Vecchio continente per ridurre i costi di produzione. Anche la Fiat ha annunciato un piano di 7.500 tagli che dovrebbero riguardare soprattutto le divisioni Cnh e Iveco nel mondo. Per Marchionne il prossimo passo sarà la definizione dell’accordo con gli indiani della Tata Motors, con i quali è stata siglata una lettera d’intenti.

Tata, tra l’altro, sarà presente con i suoi modelli al Motor Show di Bologna.

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