Pierluigi Bonora
da Milano
Potrebbe essere Renault la prima «vittima» della rinata Fiat. Nella graduatoria dei costruttori europei i due gruppi sono ora divisi da un punto percentuale. Tra gennaio e ottobre gli italiani sono cresciuti come vendite (più 18,4%) e penetrazione (dal 6,5 al 7,7%), mentre i francesi sono scesi come volumi (meno 9,5%) e quota di mercato (dal 9,8 all8,8%). Anche a ottobre il Gruppo Fiat ha consolidato le sue posizioni nel Vecchio continente: lavanzata complessiva (più 16,6%) è stata superiore a quella del mercato (più 3,2%). In crescita anche la quota mensile: 7,8% dal 6,9% dellottobre 2005. Fiat Auto ha accelerato in tutti i principali mercati: Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Lo scorso mese il brand Fiat ha venduto quasi 69mila vetture (più 18,7%). Il che significa una quota del 6% (più 0,8), con Panda e Punto protagoniste. Tra le city-car ogni 100 vetture vendute più di 28 sono Panda. Punto è invece seconda nel segmento europeo delle utilitarie, con una quota del 10 per cento.
Stabile la quota di Lancia (0,8%) e in leggero rialzo quella dellAlfa Romeo (1%). Per entrambi i marchi sono aumentate le vendite: più 4,2% quelle di Lancia e più 16,% quelle di Alfa. I dati diffusi ieri dallAcea hanno giovato alle azioni Fiat, risalite nel finale a 15 euro, con un balzo che ha sfiorato l1 per cento.
Molto buono nel consuntivo a fine ottobre è il dato del Gruppo Toyota (più 9,5%) e un incremento di quota dal 5,3% al 5,7%. E positivo è sicuramente il risultato del gruppo che detiene la maggior quota di mercato in Europa, cioè Volkswagen: più 6,1% le immatricolazioni e penetrazione passata dal 18,6% al 19,7 per cento.
Il Centro Studi Promotor, nella sua analisi mensile, allarga lorizzonte sugli altri mercati mondiali, evidenziando come ai cali di Stati Uniti e Giappone, si contrappone la corsa sfrenata di Cina e India, i cui tassi di crescita sono questanno, rispettivamente, del 29% e 23 per cento. «Nonostante la buona ripresa economica in atto - osserva Promotor - in Europa il mercato dellauto si conferma non particolarmente dinamico. Per questo il bilancio 2006 dovrebbe attestarsi non molto al di sopra del volume di immatricolazioni registrato nel 2005. La fase di sostanziale stagnazione iniziata nel 2002 non sembra dunque in via di superamento. Mentre fatica a decollare il processo di motorizzazione di massa nei Paesi nuovi membri dellUe (che peraltro in ottobre fanno registrare un apprezzabile incremento delle immatricolazioni), i mercati nazionali europei motoristicamente avanzati necessiterebbero di unaccelerazione della domanda di sostituzione, anche perché in diversi Stati, tra cui lItalia, è ancora forte lincidenza sul parco circolante di auto molto vecchie e inquinanti». Comincia intanto a delinearsi meglio lofferta di nuovi modelli che il Gruppo Fiat proporrà entro il 2010: 23 novità e altrettanti rinnovamenti di veicoli già sul mercato.
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