Fiat «punta» Renault Torino si prepara al sorpasso in Europa

Da inizio 2006 italiani in costante recupero. Per il Lingotto vendite ok a ottobre: più 16,6%. Nel 2009 la 500 anche cabriolet

Pierluigi Bonora

da Milano

Potrebbe essere Renault la prima «vittima» della rinata Fiat. Nella graduatoria dei costruttori europei i due gruppi sono ora divisi da un punto percentuale. Tra gennaio e ottobre gli italiani sono cresciuti come vendite (più 18,4%) e penetrazione (dal 6,5 al 7,7%), mentre i francesi sono scesi come volumi (meno 9,5%) e quota di mercato (dal 9,8 all’8,8%). Anche a ottobre il Gruppo Fiat ha consolidato le sue posizioni nel Vecchio continente: l’avanzata complessiva (più 16,6%) è stata superiore a quella del mercato (più 3,2%). In crescita anche la quota mensile: 7,8% dal 6,9% dell’ottobre 2005. Fiat Auto ha accelerato in tutti i principali mercati: Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Lo scorso mese il brand Fiat ha venduto quasi 69mila vetture (più 18,7%). Il che significa una quota del 6% (più 0,8), con Panda e Punto protagoniste. Tra le city-car ogni 100 vetture vendute più di 28 sono Panda. Punto è invece seconda nel segmento europeo delle utilitarie, con una quota del 10 per cento.
Stabile la quota di Lancia (0,8%) e in leggero rialzo quella dell’Alfa Romeo (1%). Per entrambi i marchi sono aumentate le vendite: più 4,2% quelle di Lancia e più 16,% quelle di Alfa. I dati diffusi ieri dall’Acea hanno giovato alle azioni Fiat, risalite nel finale a 15 euro, con un balzo che ha sfiorato l’1 per cento.
Molto buono nel consuntivo a fine ottobre è il dato del Gruppo Toyota (più 9,5%) e un incremento di quota dal 5,3% al 5,7%. E positivo è sicuramente il risultato del gruppo che detiene la maggior quota di mercato in Europa, cioè Volkswagen: più 6,1% le immatricolazioni e penetrazione passata dal 18,6% al 19,7 per cento.
Il Centro Studi Promotor, nella sua analisi mensile, allarga l’orizzonte sugli altri mercati mondiali, evidenziando come ai cali di Stati Uniti e Giappone, si contrappone la corsa sfrenata di Cina e India, i cui tassi di crescita sono quest’anno, rispettivamente, del 29% e 23 per cento. «Nonostante la buona ripresa economica in atto - osserva Promotor - in Europa il mercato dell’auto si conferma non particolarmente dinamico. Per questo il bilancio 2006 dovrebbe attestarsi non molto al di sopra del volume di immatricolazioni registrato nel 2005. La fase di sostanziale stagnazione iniziata nel 2002 non sembra dunque in via di superamento. Mentre fatica a decollare il processo di motorizzazione di massa nei Paesi nuovi membri dell’Ue (che peraltro in ottobre fanno registrare un apprezzabile incremento delle immatricolazioni), i mercati nazionali europei motoristicamente avanzati necessiterebbero di un’accelerazione della domanda di sostituzione, anche perché in diversi Stati, tra cui l’Italia, è ancora forte l’incidenza sul parco circolante di auto molto vecchie e inquinanti». Comincia intanto a delinearsi meglio l’offerta di nuovi modelli che il Gruppo Fiat proporrà entro il 2010: 23 novità e altrettanti rinnovamenti di veicoli già sul mercato.

Il brand Fiat, oltre a Bravo, Linea e 500 - in vendita dal 2007 - si arricchirà, nel 2009, anche della 500 Cabriolet, di un modello del segmento B (l’erede della Palio) e, nel 2010, della Bravo Station Wagon. L’elenco delle novità è stato presentato l’altro giorno a Torino dall’amministratore delegato Sergio Marchionne durante l’assemblea generale dell’Anfia.

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