Fincantieri, i sindacati ritrovano l’unità

Fim Cisl e Uilm si sono detti d’accordo con Fiom per non sottoscrivere «un documento che parli di eccedenze strutturali» nel cantiere di Sestri Ponente. Lo ha detto il segretario generale della Uilm, Antonio Apa, durante la pausa alla riunione di ieri con Fincantieri sul futuro dello stabilimento di Sestri Ponente. Sembra così terminata, almeno per il momento, la stagione degli accordi separati che avevano contraddistinto gli ultimi mesi della trattativa sindacati-Fincantieri. «Se nell’accordo finale ci sarà scritta la parola “esuberi“ quell’accordo se lo firmeranno da soli. E per adesso Fim e Uilm reggono assieme alla Fiom» ribadisce intanto Giulio Troccoli, parlando ad alcuni operai e cassintegrati del cantiere di Sestri Ponente che attendevano notizie sull’accordo fuori dal palazzo di Confindustria Genova. Secondo prime anticipazioni, l’accordo potrebbe prevedere l’utilizzo delle officine del cantiere di Sestri Ponente per altre attività, oltreché la cantieristica navale.

Intanto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, dichiara che «la società conferma la sua posizione di leadership, grazie anche alla forte struttura finanziaria e patrimoniale. Con l’accordo sindacale concluso alla fine dello scorso anno, volto ad adeguare la capacità produttiva alla domanda, siamo più competitivi in un mercato che è ancora estremamente depresso».

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