Fini, Berlusconi e i lettori del «Giornale»

Sono con Feltri quando riferisce del lavoro del cognato e della suocera di Fini: non ci vedo nulla di lesivo. Lavorano e prendono soldi dalla pubblica Rai che utilizza i soldi di ciascuno di noi, visto che paghiamo il canone. Sapere dove vanno a finire quei soldi è un nostro diritto. Per esempio: la Rai dà alla signora Clerici 2,5 milioni di euro per la conduzione di un programma ai fornelli, una somma che mi sembra alta. Se la Rai fosse privata, col cavolo che si spenderebbero così tanti quattrini. Ciò vale per i parenti del presidente della Camera.
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Desidero esprimere la massima solidarietà al direttore Feltri e a tutta la redazione per gli attacchi provenienti dal presidente della Camera, Fini. Non c’è nessuna colpa per chi riporta notizie fondate su chicchessia, comprovate da fatti che sono di dominio pubblico e non ledono la privacy. Ciò contribuisce solo a migliorare la nostra democrazia e a ribadire la vera indipendenza della stampa.
Tony Narcisi
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Riguardo alla materia che il molto on. Gianfranco Fini ha evocato con dotta citazione storica, mi permetto d’invitare Feltri a ricordargli che se si è costretti a metterci le mani per dovere di professione è perché qualcuno l’ha prodotta.
Roberto Nicolini
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Egregio direttore, mi consenta, ma questa volta debbo dare ragione al presidente Fini. Ha perfettamente ragione quando precisa che «Silvio» non gli ha fatto alcun regalo e, pertanto, non deve dimettersi dalla carica che ricopre. Il Parlamento non appartiene a Silvio o al presidente del Consiglio di turno: è del popolo italiano. Quanto alle suocere: di massime e proverbi in merito ve ne sono a bizzeffe... sia pure limitatamente all’ambito familiare e non... istituzionale.
Luigi Antonio De Lellis
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Ieri eravamo in otto a cena, tutti contro il «maestrino» Fini ma tutti dissenzienti verso Feltri e il suo accanimento verso Fini per i titoli a sei colonne su un giornale nazionale e quattro-cinque paginate all’interno sullo stesso noioso argomento: neanche L’Unità si comporta così. Perché tanto discredito verso la destra? Fra l’altro, dove sta lo scandalo? Sono cose che succedono tutti i giorni a sinistra. Che bisogno c’è di pescare solo a destra?
Adolfo Marchi
Bologna
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Caro Direttore, ho sempre letto il Giornale e ne ho sempre apprezzato la serietà. Oggi mi sembra che Lei voglia inseguire Repubblica o Oggi o Chi nel pettegolezzo e nel cosiddetto gossip.
Giovanni Daleffe
Vicenza
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Gianfranco Fini nulla ha mai avuto da spartire con il pensiero liberaldemocratico, è l’uomo che ancora negli anni ’90 proclamava Mussolini il più grande statista del secolo. Ha poi virato solo per interesse politico. La sua azione nella compagine di centrodestra già dal 2001 è stata di sabotaggio: chi resse la scala a Casini quando questi tramite i suoi scudieri, Follini e Tabacci minava l’azione del governo? Gianfranco Fini; che anche oggi prosegue nel sabotaggio.
Nino Bergamini
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In risposta a Berlusconi e agli altri politici che hanno manifestato solidarietà a Fini per l’articolo del Giornale dove si elencavano i favori ricevuti dalla pseudo-suocera e dallo pseudo-cognato del presidente della Camera, vorrei sottolineare che, a differenza di quanto asserito dal premier, («sono faccende che poco hanno a che fare con la politica») si tratta invece di faccende che molto, moltissimo hanno a che fare con la politica: è proprio l’usurpazione della res publica (come la Rai) da parte dei politici che i cittadini odiano e vogliono eliminare!
Daniela Leghissa
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A mio avviso Fini, che lancia il sasso e nasconde la mano, ci sta prendendo tutti per i fondelli. Prima scatena un putiferio all’interno del Pdl con la faccenda del federalismo (a causa dell’odio antico del presidente della Camera nei confronti della Lega), poi candidamente asserisce in ogni trasmissione, dalla mezz’ora di Lucia Annunziata al recente Ballarò, che condivide l’idea federalista non disgiunta tuttavia da un forte senso di unità nazionale. E qui sta l’inghippo: come si concilia il federalismo, quello inteso dalla base leghista, con l’unità nazionale, quella intesa dalla ex base finiana?
Umberto Brusco
Bardolino (Verona)
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La sinistra elogia le continue evoluzioni del presidente della Camera. La fondazione FareFuturo «ringrazia chi da sinistra segue il percorso di Fini». È il preludio alla fine della sinistra o dell’ex leader di An?
Enrico Pagano
Milano
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Direttore, ha sempre riscosso la mia simpatia per il modo fermo, ma molto garbato, di esporre le sue argomentazioni che in gran parte condividevo. Negli ultimi tempi però i toni de il Giornale sono diventati troppo accesi, specie nella polemica con Fini. L’idea che possano coesistere differenze di posizione nel Pdl sembra non sfiorarla...
Filippo Franco
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Egregio Feltri, scrivo questa mia per esprimerle la modesta solidarietà di un giornalista. Posso solo dire che nei servizi di mercoledì 28 aprile il giornale da lei diretto ha trattato di situazioni riconducibili al presidente della Camera Gianfranco Fini nella maniera che si addice ad un quotidiano. Sapere che la suocera (di fatto) del presidente Fini ha vinto un appalto con la Rai è una questione che non solo non sapevo ma che trovo rilevante, soprattutto se si tratta di un appalto vinto con una trasmissione che pare avere scarsi ascolti. Non riesco a capacitarmi della condanna del presidente Berlusconi.
Francesco Rossi
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Anche ad un osservatore disattento è apparso chiaro, sin dalla direzione nazionale del Pdl, che Fini ed i suoi pochi apostoli intendono condurre una strategia di logoramento di Berlusconi e del governo, sia con esternazioni a tutto campo sia con atti di guerriglia parlamentare. E che dire, infine, della reazione del presidente della Camera sull’articolo apparso sul nostro Giornale? Nessuna contestazione della verità del fatto. Solo livore.
Basilio Perugini
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Condivido da tempo la vostra linea chiara e netta contro la politica di Fini, sempre ostile e insofferente nei confronti del presidente del Consiglio. Abbiamo visto ormai che l’ex missino, l’ex aennino e ora pidiellino già pentito, sta per gettare la maschera, così come Balotelli ha gettato la maglia nerazzurra. Non è mai pago. Ma quanta pazienza ha il nostro presidente del Consiglio? Che cosa aspetta ancora a buttarlo fuori. Non ha dato ormai prove ripetute di non aver saputo rispondere alle aspettative?
Vittorio Giuliano Battistini
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Fini con questa storia delle notizie pubblicate da il Giornale e con le accuse gratuite di giornalismo spazzatura si sta suicidando. Non vuole fare il numero due nel Pdl? Finirà per fare il disoccupato politico. Ho solo il forte rammarico di avergli dato (in passato) fiducia, ed ora la rabbia di vederlo godere, in un prossimo futuro, di tutti i privilegi riservati agli ex-politici.
Alfio S. Dalla Gasperina
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Quello che sta accadendo nel Pdl a causa delle torbide manovre finiane sta mettendo in pericolo tutto il progetto di riforme che questo governo aveva deciso di fare. Nel giro di 3 anni il nostro Paese avrebbe potuto uscire trasformato: più moderno, agile, libero. Invece, la sconsiderata (e velleitaria) «rivolta» finiana rende assai improbabile che tale miracolo si verifichi. Fini, per calcoli di piccolo cabotaggio non ha tenuto conto dell’immensa occasione che Silvio Berlusconi aveva fornito al Paese.
Sebastiano Liotta
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Caro Feltri, vista la buriana che si sta scatenando per l’articolo sulla «suocera» di Fini, chiedo se ne valeva la pena. Ci gode a farsi mettere in un angolo?
Marco Corbelletta
Torre Boldone
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Direttore, io spero che lei non si lasci influenzare dai lamenti della casta e continui ad informarci con chiarezza, serietà ed imparzialità. Dispiace constatare che anche tra gli eletti del centrodestra sia ormai radicato il concetto che i politici non devono essere criticati, nemmeno in presenza di prove documentate di malcostume. Che delusione!
Nicola Del Negro
Verdello (BG)
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Caro Direttore non demorda, che la ragione sta dalla Sua parte. Governo battuto per 1 voto con 95 assenti... Beh, i deputati non devono andare in missione, ma lavorare in Parlamento. Per questo sono stati eletti (e sono lautamente pagati). Berlusconi invece che dimostrare solidarietà a Fini per un titolo di giornale, dovrebbe occuparsi con il pugno di ferro della ciurma di assenteisti del partito.
Chiarella Piana
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Egregio Feltri, le vorrei esprimere la mia più sentita solidarietà. Lei è sempre nel mirino per le verità che dice, ma la politica è costretta a nascondere, incominciando da Boffo e finendo con la suocera di Fini. Non si faccia intimorire.
Walter Maraldo
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Direttore, ho appena letto il suo editoriale e volevo congratularmi perché non si fa intimidire da Fini e dalla sua corte. Continuo a essere sconcertata per come si sta comportando il presidente della Camera e ritengo giusto denunciare i suoi comportamenti in prima pagina.
Claudia Zeni
Piacenza
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Caro direttore, devo dirle che non sono d’accordo con lei per ciò che riguarda il presidente della Camera Gianfranco Fini e mi permetto di scriverglielo.

Fini è di destra, una destra moderna, opportunista, europea che guarda a una Repubblica italiana a democrazia costituzionale federalista. Non è antiberlusconiano viscerale ma è politicamente contro la conduzione padronale, dato il carisma innato e il potere economico, di Berlusconi.
F. De Marco
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