RomaImmersioni, croce e delizia di Gianfranco Fini. Nelle acque di Giannutri, il presidente della Camera viene pizzicato unaltra volta con la sua muta subacquea in situazioni a dir poco imbarazzanti.
Le foto «rubate» pubblicate dal settimanale Oggi lo ritraggono con in mano trofei di pesca proibiti: grandi molluschi e stelle marine che appartengono a specie protette. Ora il leader di Futuro e libertà rischia, se non una denuncia penale, almeno una multa tra i mille e i tremila euro. E la figuraccia è assicurata, per comportamento non edificante da parte della terza carica dello Stato.
La sequela di scatti esclusivi fa tornare alla mente le foto osè di Fini e della sua compagna Elisabetta Tulliani avvinghiati su una barca al largo di Porto Ercole nel giugno 2008, ma ancor più le immagini dellagosto dello stesso anno, che denunciarono limmersione nelle acque dellarea protetta della Costa del Grottone a Giannutri, con scorta dei Vigili del Fuoco.
Ora, ecco lultima pagina del libro nero sulle vacanze allArgentario del numero uno di Montecitorio. Lo scoop della rivista fissa i momenti clou di una giornata di fine estate. Fini e la bionda Tulliani hanno lasciato la bella villa sulla collina di Ansedonia, preferendo allombrellone sulla spiaggia familiare della Tagliata una gita in mare sul lussuoso yacht dellamico-deputato Giuseppe Consolo, con la figlia di lui, lattrice Nicoletta Romanoff, il marito Giorgio Pasotti, attore anche lui, e i bambini.
Puntano a nord dellisola di Giannutri e, gettata lancora, il gruppo si allontana con il tender verso Punta Secca per fare delle immersioni, con alcuni istruttori. Ci sono poche barche, ma né Fini né gli altri si accorgono dei fotografi appostati su un gommone, con un lungo teleobiettivo nascosto sotto un asciugamano. Fatto sta che si immergono con bombole e mute e, finite le esplorazioni sottomarine, rientrano sullo yacht fermo poco distante. È qui che il presidente della Camera viene immortalato con una grande conchiglia in mano, quella che appare come unenorme cozza lunga circa 30-40 centimetri. Secondo gli esperti interpellati da Oggi, è un mollusco bivalve che sembra proprio un esemplare di Pinna Nobilis, specie protetta che è vietatissimo sottrarre al suo habitat naturale. Esattamente come le stelle marine che la Romanoff mostra a Fini (nella foto). Un esperto di fauna e flora marina spiega al settimanale che «il mollusco parrebbe morto perché lapertura tra le due valve è particolarmente accentuata», mentre un testimone assicura che «le stelle marine sono state mostrate ai bambini e poi subito gettate in mare». Ma si sa che possono perdere liquidi nellesposizione allaria e, quindi, essiccarsi: «La pesca con bombole - dice il comandante della Capitaneria di Porto dellArgentario, Giorgia Capozzella - è assolutamente vietata. Il pescatore sportivo subacqueo non può raccogliere coralli, molluschi e crostacei. Linfrazione di tali regole comporta una multa compresa tra i mille e i 3mila euro. Si può incorrere in una denuncia penale». Il portavoce di Fini si affretta ad accusare di «palese malafede» lautrice dellarticolo, perché il responsabile del diving le avrebbe spiegato che «la stella marina non è stata portata in superficie dal presidente» e che «è stata rimessa in mare».
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