«La finite di fare casino...» Ma il microfono era aperto

Roma. «Ma la finite di fare casino? Ecche c...». Potere del fuori onda che, come tutti sanno, non aleggia esclusivamente sugli studi tv ma ovunque ci sia un microfono aperto. Proprio come quello al banco della presidenza di Montecitorio nel corso della prima chiamata per la fiducia alla manovra.
La presidenza di turno è del vicepresidente Pdl Antonio Leone ma non è sua la voce non identificata che il microfono collegato al circuito chiuso cattura e trasmette ai monitor in sala stampa.
Ora, dando per certo che l’esortazione non poteva arrivare da uno dei commessi che prestano servizio in Aula né dai riservatissimi funzionari di Montecitorio, non resta che stringere il cerchio su un deputato, peraltro ignoto, tra quelli di turno nel sovrintendere alle operazioni di voto, o su un loro collega trovatosi comunque a portata di microfono e infastidito dal parlottio degli altri.


In fondo è agosto e quel termine vernacolare fu, a suo modo, sdoganato in Aula addirittura da un presidente del Consiglio, Lamberto Dini, durante un infuocato dibattito nel 1995. Già, anche il quel caso il circuito audio era aperto.

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