da Milano
Dopo unestenuante trattativa con la Procura, alla fine anche lex ad della Banca Popolare Italiana, Gianpiero Fiorani, ha chiesto al giudice del procedimento milanese sulla fallita scalata ad Antonveneta di patteggiare la pena. La proposta è stata depositata ieri mattina nel corso delludienza preliminare al gup Luigi Varanelli: tre anni e tre mesi di reclusione, per sfoltire il capo dimputazione. Se ne vanno lassociazione per delinquere, lappropriazione indebita e la truffa allerario. Restano in piedi invece laggiotaggio e lostacolo agli organi di vigilanza, reati per cui il suo difensore ha chiesto il «non luogo a procedere». Starà ora al gup valutare se la proposta dellex numero uno di Bpi sia congrua rispetto alle accuse.
Anche limmobiliarista Danilo Coppola, agli arresti domiciliari nellambito dellinchiesta romana sul crack del suo gruppo ma anche ieri presente in aula, ha chiesto di patteggiare e in questo modo di uscire dal procedimento in cui è accusato di aggiotaggio: la proposta è di otto mesi di reclusione oltre alla confisca di 5 milioni di euro e al pagamento di 14 milioni allAgenzia delle Entrate per chiudere il suo contenzioso con il fisco.
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