Fisica e astrofisica Oltre 200 scienziati riuniti in Statale

Nell’aula magna della Statale oggi si ritroveranno alcuni dei più noti scienziati italiani, da Luciano Maiani ad Antonino Zichichi. L’occasione è la giornata di studi (si inizia alle 9 in via Festa del perdono 7) che le università Statale e Bicocca dedicano a Beppo Occhialini, pioniere nello studio dei raggi cosmici, titolare dal 1952 della cattedra di Fisica superiore alla Statale, nel centenario della sua nascita. Studiosi da tutto il mondo - ne sono attesi oltre 200 - si confronteranno sullo stato delle ricerche in fisica delle particelle elementari e in astrofisica, i due campi a cui l'illustre scienziato ha dedicato la sua vita scientifica.
Il simposio è aperto agli insegnanti delle scuole superiori e agli universitari delle facoltà scientifiche. «Per ricordare la figura straordinaria di Occhialini abbiamo chiesto al Comune di intitolargli una piazzetta a Città Studi, a pochi passi da dove, nel vecchio Istituto di Fisica di via Saldini, operò durante la sua permanenza a Milano» spiegano i due atenei.
Occhialini, nato a Fossombrone nel 1907, scoprì a soli 25 anni, con Patrick Blackett, il positrone, primo esempio di «antimateria». È del 1947 la sua seconda importante scoperta, quella del mesone pigreco. A Milano, Occhialini diede vita a un gruppo di ricerca sulla fisica delle particelle elementari che aveva importanti collaborazioni internazionali.

Negli anni ’60 si dedicò allo studio delle proprietà astrofisiche dei Raggi Cosmici facendo nascere il Gruppo Spazio, così detto per le osservazioni condotte ad alta quota con palloni stratosferici prima, poi con razzi e infine con satelliti artificiali. Morì a Parigi nel 1993.

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