Roma - I piloti Alitalia hanno cominciato ad applicare alla lettera le procedure per il decollo, provocando ritardi nei voli. La decisione di avviare la rigida applicazione delle procedure di controllo pre-volo era stata presa ieri delle sigle dei piloti Up e Anpac, nell’ambito della vertenza Alitalia. Le conseguenze si sono fatte sentire a Fiumicino, dove questa mattina tra le 9 e le 10 hanno subito ritardi da 15’ a un’ora 10 voli su 22, ben oltre la media fisiologica.
L'ombra dello sciopero bianco Rallentamenti diffusi, oltre la media fisiologica, nelle operazioni di decollo dei voli Alitalia questa mattina all’aeroporto di Fiumicino. Tra le 9 e le 10 quasi la metà delle partenze (10 su 22) hanno fatto registrare ritardi compresi tra i 15 e i 40 minuti con punte anche di un’ora. È il caso del collegamento Roma-Genova delle 9:15 decollato con 60 minuti di ritardo e di quelli diretti a Palermo, Lamezia Terme, Bologna, Brindisi, tutti partiti con circa 30 minuti di ritardo, 40 minuti anche il Roma-Los Angeles e il Roma-Parigi. Simile la situazione nella fascia oraria compresa tra le 10 e le 12: su una quarantina di voli partiti più della metà ha riportato ritardi tra i 15 e i 30 minuti.
La posizione dei piloti Quanto alle cause, due comandanti Alitalia interpellati al varco equipaggi si sono limitati a replicare polemicamente : "Non abbiamo niente da dire, non c’è nessuno sciopero bianco in corso, ma solo l’applicazione rigida di alcune operazioni da
manuale, dal briefing al rullaggio del velivolo". Secondo quanto si era appreso, da ieri piloti di Anpac e Up avevano avviato la rigida applicazione delle regole relative ai controlli che precedono il volo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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