Gli abitanti della terra che fu dAlbione ogni tanto vanno «fuori di testa». Prima i matrimoni tra omosessuali, poi i nati da due madri (con collaborazione «molto esterna» di un maschio inseminatore che non sarà mai padre), quindi la coppia normale ma con «affidamento uterino». Hanno abolito le parole «babbo» e «mamma», dato assegni familiari alle concubine islamiche, e larcivescovo di Canterbury auspica la sharia per i musulmani immigrati. La scorsa notte un urlo straziante è stato udito dalla foce del Tamigi alla Scozia: «Aridatece la Thatcher».
Gli inglesi sono una strana razza, caro Fassone (si può ancora dire, razza? O è vietato? Ho un po di debiti formativi in materia di correttezza politica ed è tempo che mi rimetta al passo. Andrò a ripetizione da Rosy Bindi). Insomma, sono una strana cosa quelli là: con poche eccezioni rigano dritto quando son governati da donne. Solo se affaccendati in cose molto serie va bene anche un uomo, un Winston Curchill, per esempio. Tanto per non chiamare sempre in causa la Regina Vittoria o Margaret Thatcher, veda lei cosa non combinarono dopo la dipartita di Elisabetta Tudor. Sotto la mano diafana ma ferma della Good Queen Bess, tutti a cuccia, stavano. Dopo, ti andarono a fare niente meno che una rivoluzione. Niente a che vedere con quella francese di un secolo e mezzo dopo: pur anticipandone i risultati, fu più elegante, meno belluina e isterica. Ma resta pur sempre una rivoluzione coi fiocchi. Glinglesi poi - e chi non lo sa? - possono essere molto stravaganti. Basterebbe il fatto che di mattino ingollano quella tremenda mappazza davena chiamata porridge per capire che non è che hanno tutte le rotelle a posto. Cose buone ne hanno fatte a iosa, a partire dalla Magna Charta fino alla rivoluzione (unaltra!) industriale e alla minigonna. Hanno avuto un Hobbes e un Locke, uno Shakespeare e uno Swift. Ma ne hanno fatte altrettante di bischere. Recentemente, poi, come lei osserva, caro Fassone, ci stanno proprio dando dentro, con le scempiaggini.
Dellidea del ministro Ed Balls di vietare nelle scuole del Regno luso dei termini «papà» e «mamma» abbiamo già detto su queste colonne. Delle alchimie copulatorie e provettare non voglio nemmeno sentir parlare. Resta lui, il centoquattresimo arcivescovo di Canterbury e primate dInghilterra, il molto reverendo Rowan Williams. Un tipo che sembra non riflettere granché prima di aprir bocca perché sennò non si spiega come sia andato a parlare di corda in casa dellimpiccato sostenendo che una buona parte della sharia - la legge (divina) islamica - avrebbe dovuto essere adottata dal Regno Unito. È il tipico modo di fare dei dialogatori, dei confrontisti e dei condivisori per i quali dialogo, confronto e condivisione sono lequivalente del calamento di braghe. Però, col suo dire, larcivescovo ha ottenuto leffetto opposto a quello sperato.
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