Pierluigi Bonora
nostro inviato a Londra
Psa, partner storico di Fiat Auto, e Ford Europa, che con Torino condividerà la futura city-car, hanno illustrato i piani della più importante alleanza industriale sui motori Diesel: la produzione, entro il 2010, di altre 3,7 milioni di unità destinate ai veicoli commerciali e alle vetture di gamma medio alta di entrambi i gruppi. Quello tra Peugeot Citroën e Ford è un accordo che, a otto anni dalla firma e 4 milioni di motori prodotti, per un investimento di 2,2 miliardi e 7mila addetti che lavorano nelle fabbriche di Trémery (Francia) e Dagenham (Regno Unito), affronta ora la quarta e ultima fase.
Per la realizzazione dei due nuovi motori (400mila l'anno, 200mila per ciascun impianto) l'alleanza industriale ha messo in conto altri 332 milioni di investimenti. A presentare i futuri sviluppi dell'asse franco-americano sono stati, a Londra, il presidente di Psa Peugeot Citroën, Jean-Martin Folz e il vicepresidente di Ford Motor Company, Lewis Booth.
Ma se ci fosse una quinta fase della cooperazione, francesi e americani sarebbero disposti a far sedere al tavolo anche il partner comune Fiat Auto? In questo modo i costi sarebbero ulteriormente abbattuti e l'alleanza a tre, in fatto di tecnologie applicate ai motori, avrebbe in mano il mercato mondiale del Diesel. Tra Booth e Folz, solo questultimo ha accennato all'esistenza di «spazi per ulteriori discussioni».
Meno incline ad aperture, invece, è sembrato il top manager britannico da poco tempo alla guida, nella Ford, anche del Premium automotive group (Volvo, Jaguar, Land Rover, Lincoln e Aston Martin). «Con Fiat - ha commentato - abbiamo appena sottoscritto un memorandum d'intesa, non vincolante, limitato a una collaborazione specifica. Non prevediamo nient'altro».
L'impressione è che il gruppo Usa, prima di valutare eventuali ampliamenti della cooperazione con Torino, attenda di conoscere dal team che si occupa dell'operazione Fiat tutti i benefici, ma anche i possibili punti critici dell'accordo che porterà alla produzione delle future Ford Ka e Fiat Cinquecento. «Comunque - ha aggiunto Booth - pensiamo che la firma definitiva possa arrivare a fine anno, i colloqui sono in corso». Ford e Psa, intanto, hanno deciso di procedere controcorrente rispetto ai principali rivali. Mentre da più parti si cerca di affrontare il caro-petrolio accelerando la ricerca sui motori alternativi, soprattutto sul sistema ibrido (benzina-elettrico), i due gruppi hanno deciso di puntare sul diesel, nonostante i prezzi da record e le norme Ue sempre più stringenti.
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