Formigoni in campo alle Comunali E la Moratti «dimissiona» Palmeri

Letizia Moratti nel pieno della tempesta sull’inno nazionale disertato cerca il conforto di Roberto Formigoni. Un faccia a faccia atteso, per parlare della campagna elettorale ormai nel vivo e della necessità assoluta che il Pdl sia unito per vincere. Il sindaco Moratti ne ha parlato al Pirellone con il presidente della Lombardia, Formigoni, come spiegano fonti della Regione. Per uscire dal gergo della politica, la Moratti ha chiesto aiuto a Formigoni. Recuperare l’unità del partito, incluse le sue anime cattoliche, è importante per il sindaco, così come avere una comunicazione unitaria sui grandi temi della campagna, inclusi quelli non strettamente legati all’attività amministrativa, come appunto le celebrazioni dell’Unità.
Il colloquio tra Formigoni e la Moratti è stato un po’ il preludio dell’attacco sferrato da Letizia Moratti al presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri, con cui finora il sindaco si era mossa in modo piuttosto felpato. «Mi auguro che prevalga il senso delle istituzioni nel presidente Palmeri» la critica della Moratti, dopo che mercoledì scorso nell’aula di Palazzo Marino è stato eseguito l’inno nazionale senza che la Moratti e i suoi assessori fossero avvertiti per poter partecipare alla celebrazione dei centocinquant’anni dell’unità d’Italia.
La Moratti ha praticamente chiesto le dimissioni di Palmeri: «Sarà lui a fare le sue considerazioni se sia giusto far campagna come sindaco o fare il presidente del consiglio, cosa che è stato chiamato a fare dagli elettori quando è stato eletto e poi votato in consiglio». Un piccolo caso Fini a palazzo Marino, con il sospetto che il presidente del consiglio comunale esca dal ruolo per dare vita a iniziative di carattere più politico che istituzionale.
Palmeri si difende e contrattacca: «Stupisce che proprio oggi nel pieno delle celebrazioni il sindaco attacchi me per la sua assenza dalla seduta consiliare». Secondo Palmeri, la decisione di intonare l’inno di Mameli sarebbe stata presa da tutto l’ufficio di presidenza. Come dire che la responsabilità dell’improvvisata patriottica non sarebbe solo sua ma anche della maggioranza che sostiene il sindaco.
Letizia Moratti, durante l’incontro mattutino al Pirellone, avrebbe cercato il confronto con Formigoni sul programma, per averne sostegno e conferme. Tre i punti principali al centro della discussione: il trasporto pubblico locale, la cultura e il verde. La questione dei tagli della finanziaria ha un impatto inevitabile anche sul Comune ed è destinata a causare un aumento del prezzo del biglietto Atm, che però potrebbe essere rimandato fino a settembre. Per quel che riguarda la cultura, Formigoni e Moratti avrebbero discusso l’apertura di nuove biblioteche e nuovi teatri nei quartieri, così da animare le periferie. Infine il verde, altro tema avvertito con grande forza dai cittadini e su cui il sindaco ha chiesto il sostegno del governatore.
Il sostegno di Formigoni è importante per il sindaco anche perché i presidente della Regione, come hanno dimostrato le vicende di questi giorni, ha il pallino dell’iniziativa politica in temi come il federalismo e l’Unità d’Italia, avvertiti con grande forza dall’elettorato del Pdl, in particolare di area cattolica.

«Abbiamo avuto un dialogo nel mio ufficio, poi il sindaco Moratti ha dovuto allontanarsi per andare a una manifestazione per l’anniversario dell’Unità d’Italia in un altro punto della città. Idealmente era qui con noi» ha sorriso il governatore.
Formigoni ufficialmente nega che si sia parlato dell’Expo, ma è probabile che il grande nodo della newco abbia trovato spazio nei colloqui.

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