Andare alla conta sulla manovra. Roberto Formigoni è deciso ad arrivare fino in fondo nella battaglia per la finanziaria made in Lombardia ma con orizzonti aperti a tutto il Paese. Così, il presidente della Regione ha chiesto un confronto aperto in sede politica ufficiale e cioè lufficio di presidenza del Pdl. Lidea è di mettere a confronto punto per punto la finanziaria Tremonti e la finanziaria Formigoni e arrivare al voto finale, per vedere chi vince e anche chi sta con chi.
Il confronto tra Formigoni e il governo è acceso. Il governatore contesta i numeri della manovra Tremonti anche per le ripercussioni che avrebbe sul federalismo fiscale. «Con le cifre della manovra non ci sono neppure più le cifre del federalismo fiscale. In altri termini il federalismo fiscale non cè più. Chi si occupa di questa secondaria materia?». Una critica che riguarda anche la politica di Roberto Calderoli, referente del governo per il federalismo fiscale.
Il ministro leghista punzecchia a distanza il governatore: «Quando sento Formigoni, mi viene da dire: il ministro dellEconomia è del Pdl e Formigoni è del Pdl, Formigoni vada dunque a parlare direttamente con Tremonti». Secca la replica di Formigoni: «Curiose dichiarazioni: il governo ci ha sempre detto che su numeri e cifre del federalismo fiscale dobbiamo parlare con Calderoli e così abbiamo fatto. Adesso non è più così? Adesso Calderoli si sfila? Se Calderoli non è più il ministro responsabile, se la responsabilità è passata a Tremonti, parleremo con Tremonti».
Nella proposta di manovra Formigoni, che il governatore vuole proporre al Pdl, il saldo rimane invariato a quota 25 miliardi, ma ripartito in modo equo tra tutti e quindi con decurtazioni del 3,2 per cento per il 2011 e del 4,17 nel 2012. Applicando questo coefficiente - spiega il governatore - i tagli per lo Stato passerebbero da 300 a 3.800 milioni nel 2011 e da 600 a 4.931 nel 2012; i tagli delle Regioni a statuto ordinario a loro volta decrescerebbero da 4.000 a 1.192 nel 2011 e da 4.500 a 1.547 nel 2012.
Tra le proposte un recupero dolce dellevasione fiscale, attraverso incentivi alluso della carta di credito. Il progetto Formigoni prevede di applicare una deduzione dello 0,1% sullammontare degli acquisti effettuati con la carta, da scaricare dal reddito delle persone fisiche.
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