Forza Italia riparte: «Saremo partito di lotta e di governo»

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Forza Italia riparte: «Saremo partito di lotta e di governo»

(...) commissario del coordinamento metropolitano genovese su richiesta di Enrico Nan il coordinatore regionale. È partito in quarta, Cassinelli. Dice che «sono consapevole delle difficoltà che mi aspettano». Aggiunge che però ci sono otto mesi di tempo per darsi da fare. Così. Lui contatterà tutti gli iscritti, compresi coloro che negli ultimi anno non hanno rinnovato la tessera, per capire che cosa si aspettano da movimento. la parola d’ordine è coinvolgimento, ma sia chiaro che «avremo cura di emarginare chi concepisce la politica quale forma di tutela delle proprie posizioni personali rispetto all’interesse superiore di Forza Italia».
La strategia di rilancio passa attraverso diversi punti cardine. Innanzi tutto la sede del partito: «Dovrà essere costantemente aperta ed efficiente, luogo di confronto per gli iscritti, dotata di strumenti informatici efficienti per poter comunicare con le persone che costituiranno la rete organizzativa sul territorio» illustra Cassinelli. Poi i gruppi di lavoro, come quelli su Sanità e Entroterra che verranno affidati rispettivamente a Matteo Rosso il consigliere regionale e a Beppe Costa il capogruppo in Comune. In generale, alla macchina organizzativa servono 20 volontari, 4 che si impegnino a tempo pieno, 8 con continuità, 8 occasionalmente. Infine le iniziative, assemblee in sede, affissione di manifesti, incontri con la cittadinanza. Temi principali quelli nazionali, dal rilancio del Nucleare ai risultati del governo in tema di infrastrutture ai Centri di permanenza temporanea, ma anche le criticità genovesi e liguri: «Non condividiamo le scelte delle amministrazioni di centrosinistra sull’Iit, sul cippo per carlo Giuliani, sulla moschea a Cornigliano e sul trasporto pubblico locale» elenca Cassinelli. Quanto agli obiettivi elettorali, è Nan a far sapere che, se il collegio 12 e il 10 «sono già vinti», sull’8 e sul 5 senatoriale la coalizione dovrà mettere ulteriore impegno. In fondo, spiega: «Il 10 lo abbiamo perso alle suppletive, che rappresentano una parte ristretta dell’elettorato e dovrebbero venire abolite e sostituite dall’ingresso automatico come in Regione». L’appello del coordinatore ligure è a «molta sintonia, che mi pare ci sia» nella coalizione: «È più importante che in passato, perché adesso in Liguria siamo all’opposizione». E se il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi invita Forza italia «a tornare alle origini», Luigi Grillo il senatore e presidente della commissione Trasporti al Senato fornisce due spunti da comunicare all’elettorato. Un annuncio: «La nuova Finanziaria prevede alcuni milioni di euro per completare lo scolmatore sotto il Bisagno, perché ho convenuto con il ministro alle infrastrutture Piero Lunardi che la Foce è una zona a rischio».

E una proposta: «Il nodo autostradale di Genova dovrà essere affrontato in modo unitario, includendo ponente e levante. Ebbene: liberalizziamo i caselli da Arenzano a Chiavari, creando una tangenziale gratuita per i genovesi e caricando se mai le tariffe dei caselli per chi proviene da fuori». Meno 199 giorni all’alba.

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