Il sonoro «no» alla Costituzione Europea depositato dai francesi e dagli olandesi nelle urne, è un responso che, più che risolverli, i problemi rischia di crearli. È infatti da ritenere che, nella maggior parte dei casi, la bocciatura non sia da ascrivere ai tecnicismi della Carta Costituzionale, bensì allidea stessa di una Ue così come si va configurando: una Europa burocratica e cavillosa; una Europa che seguita ad allargarsi a una velocità superiore a quella di effettiva integrazione; una Europa le cui spese stratosferiche ricordano quelle di Re Sole senza aver generato sino ad ora qualcosa di significativo. Dopo aver subito per anni la Ue così come è stata sino ad ora, si è data finalmente ai cittadini possibilità di esprimersi.
Non poteva che finire così!Tuttavia questo «no» non credo sia da intendere come bocciatura allidea di Europa così come era stata pensata dai padri nobili che lhanno voluta. È semplicemente un no alle conventicole e alle satrapie che si sono delineate al suo interno.
Quindi non un no all'Europa ma un no a questa Europa!
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