Li ha uccisi perché non voleva più avere figli. Dominique Cottrez, la mamma-mostro di Villers-au-Tertre, piccolo Paese nel nord-est della Francia, ha confessato lomicidio degli otto figli. Otto neonati morti per asfissia, rinchiusi in sacchi di plastica e nascosti per anni, fino al ritrovamento casuale degli ultimi giorni.
La donna ha raccontato di aver nascosto le gravidanze al marito e di aver fatto tutto da sola: dopo due parti difficili - la coppia ha due figli di 21 e 22 anni - la donna non voleva più bambini, ma nemmeno prendere dei contraccettivi per evitare di restare incinta. Almeno così scrive il quotidiano «Le Figaro».
La donna, 47 anni, è accusata di «omicidio volontario di minori di 15 anni»: al momento si tova agli arresti domiciliari ma quando comparirà di fronte ai giudici, rischierà lergastolo. Scagionato a questo punto il marito, finito inizialmente in manette. Pierre-Marie Cottrez, ha giurato di non essere mai stato al corrente né delle gravidanze né degli omicidi e ora è libero. Dovra soltanto restare a disposizione degli inquirenti come testimone assistito.
La scoperta degli infanticidi è stata possibile grazie alla casualità. Tutto è cominciato sabato scorso, quando i nuovi proprietari di una villetta, dove erano in corso dei lavori per una piscina in giardino, hanno scoperto due sacchi di plastica con delle ossa allinterno. Quindi hanno avvertito la polizia. I medici ci hanno messo poco a confermare che si trattase di resti umani. Di neonati per la precisione. Le indagini si sono così indirizzate verso i precedenti proprietari della casa: la loro figlia, Dominique Cottrez, ha ammesso di esserne la madre, aggiungendo che altri cadaveri si trovavano nel garage di casa sua, a circa un chilometro di distanza. Lì, la polizia ha trovato altri sei corpi, ben nascosti. Secondo la donna, non ci sarebbero altri cadaveri, ma le ricerche degli investigatori proseguono in un altra casa dove la coppia aveva vissuto precedentemente. I delitti sarebbero stati compiuti tra il 1989 e il 2006-2007.
In Francia, un caso simile molto conosciuto è quello dei coniugi Courjault. Véronique, 41 anni, è stata condannata un anno fa a 8 anni di prigione per gli omicidi dei suoi tre neonati, commessi nel 1999 in Francia e nel biennio 2002-2003 in Corea del Sud, allinsaputa del marito.