Parigi - Dopo molte esitazione e appena dieci giorni dopo la rinuncia alla corsa all'Eliseo da parte
dell'ecologista Nicolas Hulot, il «contadino di Larzac», 53 anni, decide di lanciarsi nell'arena,
a rischio di frammentare ulteriormente il fronte della sinistra.
Sul settimanale «Politis» l'uomo dai lunghi baffi, figura emblematica del movimento no
global francese, ha spiegato in dettaglio i temi-guida della sua campagna: il «vivere
insieme», favorire l'espressione civica e quotidiana dell'ecologia e, soprattutto,
l'antigloblalizzazione.
Una bandiera che non è il solo a sventolare in questa campagna: con
lui, o contro di lui, ci sono anche Marie-George Buffet (PCF), Olivier Besancenot (LCR),
Arlette Laguiller (LO) e Gerard Schivardi, sostenuto dal partito dei lavoratori.
La discesa in campo di Bovè ha comunque i connotati della «impresa folle», scrive il
quotidiano Le Monde: da una parte il contadino di Larzac deve trovare entro il 16 marzo i 500
«padrini» necessari a sostenere la sua candidatura (e per ora ne ha solo 100), dall'altra deve
trovare i finanziamenti.
Bovè divenne una celebrità in Francia nel 1999, allorchè, in segno di protesta, mise a
soqquadro un ristorante McDonald, in costruzione nei pressi della sua abitazione nella
Francia del sud.
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