Valico di Kerem Shalom - L’Italia, come presidente di turno G8 intende avviare un’iniziativa internazionale per aiuti a Gaza. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Frattini, al valico di Kerem Shalom, dove ha consegnato un convoglio di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. L’obiettivo dell’Italia - ha spiegato - è quello di "aprire un canale umanitario" che consenta il trasferimento dei palestinesi feriti e malati in strutture ospedaliere in Israele e Cisgiordania dove opereranno medici italiani.
Oltre alla consegna di questo convoglio umanitario, è stato organizzato per questo pomeriggio un trasferimento di una decina di bambini palestinesi di Gaza in Italia dove verranno curati all’ospedale Meyer di Firenze. Ma l’obiettivo più ambizioso è quello di creare un vero e permanente canale umanitario che consenta di curare i palestinesi di Gaza in Israele e Cisgiordania. Frattini ha riferito che ci sono già molti medici italiani che hanno dato la loro disponibilità per lavorare in queste strutture.
L’Italia conferma la sua disponibilità ad inviare carabinieri nell’ambito di una missione internazionale per il controllo del confine sud della Striscia di Gaza e a partecipare a un pattugliamento delle acque internazionali di fronte a Gaza, ha anche ribadito Frattini. "I nostri carabinieri saranno come sempre in prima fila e faranno un eccellente lavoro", ha detto Frattini riferendosi alla possibilità di riattivare la missione Europea Eubam. La missione Eubam fu decisa dall’Ue nel 2005 e congelata nel 2007 in seguito alla presa di potere di Hamas a Gaza. Secondo gli accordi europei, sedici dei settantadue uomini previsti per la missione sono a carico dell’Italia che potrebbe inviare altri dodici carabinieri oltre ai quattro tutt’ora presenti. È necessario, ha detto Frattini, controllare con attenzione il confine sud di Gaza dove si è svolto il contrabbando di armi e bisogna quindi garantire che "Hamas non sia più in condizioni di ricevere armi". Il titolare della Farnesina ha confermato anche la disponibilità italiana per un pattugliamento navale nelle acque internazionali di fronte a Gaza.
"Stato palestinese unitario" Non può esistere uno stato palestinese in Cisgiordania e un’altra entità a Gaza. "Ci vuole uno stato palestinese unitario". E questa è anche "la pre-condizione"» per avviare con successo la ricostruzione di Gaza. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini al termine del suo colloquio, a Ramallah, con il primo ministro palestinese Salam Fayyad.
Frattini ha riferito di avere esplorato con Fayyad le strade da seguire per rilanciare il processo di pace che porti in prospettiva ad una soluzione in due Stati. Frattini ha anche auspicato una maggiore unità del mondo arabo e ha confermato l’appoggio dell’Italia all’iniziativa di pace egiziana.
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