Sarebbero quattro i casi in cui all'ospedale di Reggio Calabria si è fatto ricorso all'uso del cartone per "curare" le fratture. "Non è vero che si tratta di un solo caso avvenuto in assenza del primario. I casi accertati sono quattro, almeno quelli di cui abbiamo conferma fotografica. E non è giusto accusare i colleghi di negligenza, quando manca il primario. Non è giusto farli passare per incapaci. Mentre il direttore generale, come sempre, ha manifestato 'sorpresa', affermando di non sapere nulla". È questo che ha affermato al Corriere della Calabria Gianluigi Scaffidi, segretario aziendale del sindacato Anaao-Assomed della città.
Il sindacato, che può confermare quanto riferito attraverso alcune fotografie, si lancia poi in un paragone pesante: "Come un ospedale da campo in tempo di guerra. Il risparmio elevato a sistema, l’arte di arrangiarsi a pratica terapeutica", afferma sempre al quotidiano Calo Palermo, segretario nazionale.
Diversa la versione riportata da un medico degli Ospedali Riuniti che ha accettato di parlare con un cronista dell'Agi: "Non è vero che usiamo il cartone, i gessi li abbiamo anche qui nel pronto soccorso", afferma l'uomo. Il professionista, poi, rigetta l'idea che l'ospedale viva in una situazione da "terzo mondo" e sottolinea che la fornitura di gesso non manca: "Quando il reparto di ortopedia chiuso, la fornitura di gesso arriva anche al pronto soccorso", aggiunge.
Secondo fonti ufficiali della direzione generale dell'ospedale, invece, c'è un secondo caso sospetto. Sono in corso ulteriori approfondimenti - scrive il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Frank Benedetto - relativi ad un'altra paziente pervenuta in Pronto Soccorso il 30 luglio 2018 alle 7:11". La donna è stata soccorsa sul luogo dell'incidente dal 118, dove, precisa il manager, le è stato applicato "un tutore con anima di metallo (non radiotrasparente)". Giunta al Pronto Soccorso alle 7,11, la donna è stata visitata alle 7,16 in codice verde.
"Considerata la necessità di sottoporre ad indagini radiografiche la paziente, si inviava la stessa in radiologia - scrive Benedetto - con immobilizzazione provvisoria di cartone e radiotrasparente.
Successivamente alle radiografie effettuava consulenza ortopedica nell'ambito della quale veniva rimosso l'immobilizzazione provvisoria di cartone e veniva applicata valva gessata di posizione e quindi rinviata al Pronto Soccorso da dove veniva ricoverata alle 9,42 ed è tutt'ora degente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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