"Freccia" e "Liegi", ultime chiamate per l'Italbici

Domani la classica del Muro di Hui, domenica la più aristocratica corsa del mondo. I nostri ci arrivano ancora a digiuno di vittorie. Rientra Basso. L'atteso Cunego: "Punto su Liegi, ma se domani le cose si mettessero bene..."

"Freccia" e "Liegi", ultime chiamate per l'Italbici

Domani la Freccia Vallona, domenica la mitica Liegi-Bastogne-Liegi. Sono gli ultimi due appuntamenti del grande ciclo primaverile di classiche al Nord. I corridori italiani ci arrivano a totale digiuno di vittorie (risulta difficile risalire a un precedente simile). Sinora, la consolozione resta soltanto il secondo posto di Pozzato nella Parigi-Roubaix.
Ovviamente tutte le attese sono puntate sull'impegno di domenica, quando da Liegi a Bastogne (e ritorno) si disputerà quello che in sostanza è un vero campionato del mondo in linea, tecnicamente molto più attendibile e probante del campionato del mondo vero. Al via tutto il meglio del ciclismo mondiale. Con gli stessi appetiti. Dei nostri, oltre al rientrante Ivan Basso, il più famelico appare Damiano Cunego, che il trionfo l'ha già sfiorato e che questa volta non vuole fallire, essendo un grande specialista del settore.
Nell'attesa, prove generali nella Freccia Vallona di domani, classica dal percorso più corto e meno impegnativo, ma sempre affascinante per via di quel terribile finale sul Muro di Hui.


Lo stesso Cunego così presenta gli impegni della settimana: "Il tempo qui in Belgio è bello e ci sono tutte le premesse per fare buone cose. Certamente il grande obiettivo è la Liegi di domenica, ma se nel finale della Freccia le cose si mettessero bene, non sarò certo io a tirare i freni...".

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