Io di Freud conosco poco o niente, e quel poco è solo orecchiato: linvidia del pene, il complesso di Edipo, queste cose qui, insomma, che un po tutti citiamo ogni qual volta ci facciamo psicologi di un amico, una fidanzata, una moglie, un figlio... Credo avesse ragione Prezzolini quando sosteneva che il padre della psicanalisi fosse un gran romanziere e non uno scienziato, ma oltre non vado e chiedo scusa in anticipo ai cultori della materia. Tuttavia, nella cosiddetta «guerra dei Freud» raccontata laltro giorno sulla Stampa in una bella corrispondenza da Londra di Vittorio Sabadin, cè un elemento rimasto in ombra di cui vale la pena parlare.
Ma vediamo i fatti, innanzitutto. Dunque, nella capitale britannica vivono i tre nipoti maschi di Sigmund: hanno tutti più di ottantanni, non si parlano da almeno mezzo secolo. Il primogenito, Stephen, ha un negozio di ferramenta comprato negli anni Sessanta che porta ancora linsegna del precedente proprietario. Il secondo, Lucian, il più celebre pittore vivente inglese, ha rifiutato lonorificenza di baronetto: poiché laveva già avuta il terzo e ultimo fratello, Clement, non la giudicava per niente onorifica... Della vita di Stephen è ignoto tutto, di Clement si sa che è stato parlamentare, ha scritto di ippica, è proprietario di un ristorante. Quanto a Lucian, oltre ai molti quadri si conoscono i molti figli, sedici in totale, da più mogli e/o compagne.
Alle origini della querelle fra i tre cè il fatto che da piccolo Lucian era il cocco della mamma, ma gli altri due hanno sempre pensato fosse illegittimo, fratellastro, insomma, e non fratello. Con il che anche la madre è sistemata...
Dicono gli esperti che il primogenito è un classico esempio di Super-Io, vergogna e sensi di colpa che ti impediscono di fare ciò che vorresti e che nessuno, se non te stesso, ti vieta. Il più piccolo è invece un esempio perfetto di Io, il riuscito rapporto con gli altri attraverso meccanismi di proiezione e scissione. Quanto a quello di mezzo, è una chiara vittima dellEs, il principio del piacere alimentato dalla libido.
Si capisce che essere nipoti di tanto nonno qualche problema psicologico lo deve pur sollevare.
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