Roma - «Del Noce? L’ho incontrato ai cancelli della Rai, proprio il giorno della presentazione stampa de I soliti ignoti. Mi ha fatto gli auguri e visto come è andata dovevano essere auguri sinceri». La rivincita è un piatto che va mangiato freddo. Con un clamoroso share del 28%, lunedì scorso I soliti ignoti di Fabrizio Frizzi hanno battuto Strisca la notizia (che s’è fermata al 22). Contemporaneamente Frizzi si prepara a un gran ritorno al sabato sera (sia pure per una sola puntata) con Attenti a qui due, su Raiuno l’11 giugno, in inedita e stuzzicante coppia con Max Giusti. Dopo un periodo di opacità professionale e un lungo purgatorio nelle «retrovie», insomma, l’ex «golden boy» di Viale Mazzini (sempre fedelissimo a mamma Rai nonostante i reciproci, ricorrenti «odi et amo») è un conduttore finalmente tornato alla serenità e al successo. «Questi ultimi otto anni m’hanno insegnato molto - confida - al punto di poter dire che oggi non sono più lo stesso Fabrizio di allora. Le difficoltà mi hanno reso più resistente, più consapevole, più disinvolto. Lo devo alla mia lunga permanenza su Raitre, col mattutino Cominciamo bene, e al molto palcoscenico teatrale frequentato».
Così oggi può perfino prendersi il lusso di battere Striscia la notizia.
«Non solo oggi, veramente. È successo varie altre volte in passato. Ed è sempre una soddisfazione enorme, devo ammetterlo».
E tutto questo senza mutare in nulla il format de I soliti ignoti varato nel 2008
«Solo nei dettagli. Con qualche aggiustamento in corso d’opera, e lasciando intatta la formula, abbiamo alleggerito la forma intensificandone la caratteristica investigativa. In più, oggi sono più libero di interpretarne la conduzione in modo più personale, più ironico».
È vero che il successo ha suggerito di mettere varato nel 2008I soliti ignoti al posto di Affari tuoi nella prossima stagione? E che verrà addirittura destinato al sabato sera, per fronteggiare la De Filippi di C’è posta per te?
«Sì, sono tutte ipotesi allo studio, su cui si deciderà in questi giorni. Certo, sarei felice di assumermi simili responsabilità. Soprattutto quella del sabato sera, che prevederebbe una versione speciale del programma, probabilmente con personaggi famosi nel ruolo dei concorrenti».
In che percentuale definirebbe I soliti ignoti un gioco d’azzardo?
«Credo che per vincere conti molto l’intuito. Poi c’entra anche la fortuna, certo; ma del resto ogni volta mettiamo in palio 250mila euro, non è che la Rai possa mettersi a fare a beneficenza...».
Ma ai personaggi famosi che vi partecipano, chi glielo fa fare di mettere in gioco la faccia?
«Rischiano di non essere riconosciuti solo per gioco. Certo, può accadere che il concorrente non abbiano la minima idea di chi siano. Ma loro sembrano divertircisi. I più spiritosi sono stati Daniele Piombi, Claudio Lippi e Max Giusti».
Ed è proprio in coppia con Max Giusti che lei sperimenterà l’insolito varietà in tandem, Attenti a quei due.
«Esperimento, ha detto bene. Andrà in onda una sola sera, dall’auditorium di Napoli; ma è stato molto provato perché propone un’idea inedita. I due presentatori saranno anche i soli due concorrenti, sfidandosi nelle formule di alcuni programmi di qualità della Rai: da Ballando con le stelle a I raccomandati, da Carramba a Chi l’ha visto? A giudicarci una giuria solo di donne: Mara Maionchi, Barbara De Rossi e Alessandra Celentano».
A proposito di programmi di qualità: che ne pensa delle polemiche seguite alle accuse di volgarità mosse dal direttore di Raiuno Mazza al Ciao Darwin di Bonolis?
«Penso che il direttore di Raiuno possa esprimere qualsiasi giudizio. Ma io preferisco non esprimerne alcuno. Bonolis è un amico. Ognuno fa il suo, ognuno è responsabile di quello che fa».
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