Il Frosinone punta su Corvia per l’attacco

Emiliano Leonardi

Nulla viene lasciato al caso, la serie B non deve restare il sogno (e poi il ricordo) di una sola stagione. A Frosinone, dove l’eco dei festeggiamenti per lo storico approdo fra i cadetti è ancora vivo, si punta al rafforzamento della squadra.
Le comproprietà sono state risolte tutte a favore dei «canarini». E dunque Zaccagnini, De Giorgio, Ranieri e Ragatzu, grazie all’abilità del direttore sportivo Enrico Graziani, giocheranno anche la prossima stagione con la squadra di Ivo Iaconi. A prescindere dalle conferme, la formazione gialloblù dovrà comunque essere rafforzata, magari con un elemento d’esperienza per ogni reparto.
Tanti i nomi al vaglio dei colletti bianchi del club. Per la difesa si potrebbe arrivare a Sandro Porchia, centrale difensivo che gioca a testa alta (per intenderci alla Rafael Marquez, per non citare il solito esempio di Franz Baresi) e che ha uno spiccato senso del gol. Porchia, che quest’anno ha disputato un’ottima stagione col Rimini, è stato precedentemente uno degli artefici del miracolo-Crotone. Altro elemento affidabile è Flavio Giampieretti. Il centrocampista centrale, attualmente in forza al Modena, potrebbe addirittura ricoprire un doppio ruolo: quello di pedina che dispensa fosforo a centrocampo e jolly fortunato. Già, perché Giampieretti è un abbonato alle promozioni, e per gli scaramantici, uno come lui dovrebbe far parte dell’organico sempre. Poi, l’attacco. Due i nomi su cui si potrebbe puntare, il crotonese Tarantino e il romanista Corvia. Quest’ultimo, appena tornato nella capitale dopo l’esperienza di Terni, ha bisogno di maturare ancora. Ma non a Roma, ovviamente, dove non troverebbe spazio, visto che la piazza capitolina reclama ben altri nomi per affrontare (qualora venissero confermate le ipotesi di condanna di calciopoli) la Champions League. E allora il «fornaretto di largo Preneste» potrebbe tranquillamente fare il gioco della squadra del basso Lazio.
Dal mercato alla questione-stadio il passo è breve. L’ex arbitro Carlo Longhi ha confermato l’inagibilità del Matusa per il prossimo campionato e, dunque, esiste la necessità di intervenire in maniera decisiva sulla struttura per adeguarla ai parametri richiesti dalla Lega. Due i progetti tecnici allo studio. Il primo propone di portare la capienza dell’impianto di poco sotto i 10.000 posti, così da evitare il rispetto di alcune norme del decreto Pisanu (su tutte, i biglietti nominali). Certo è che questa soluzione comporterebbe perdite economiche per la società, costretta a rinunciare a incassi maggiori e mutualità di Lega. L’altra strada prospettata prevede l’ampliamento della struttura oltre le 10.000 unità. Per decidere, comunque, si attende la relazione tecnica.

I rappresentanti dell’amministrazione comunale si sono detti certi che il Frosinone (che quest’anno sarà l’unica debuttante ai nastri di partenza della serie B) avrà lo stadio Matusa pronto sin dal primo impegno di Coppa Italia, previsto, salvo decorsi post-calciopoli, al 13 agosto. I lavori potrebbero cominciare l’otto luglio.

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