Londra - «Le polacche? Trovo che siano bravissime a stirare ma anche come prostitute. Molto brave anche nell'aggiustare automobili». Non si può certo definire una battuta di gran gusto quella infilata dal deejay inglese Chris Moyles all'interno del suo noto programma radiofonico che va in onda al mattino sul primo canale della Bbc. La frase ha invece trascinato al centro dell'ennesima polemica l'emittente pubblica nazionale.
Brutta annata per la Bbc che ancora deve finire di scusarsi per la pessima figura fatta da due delle sue star più amate soltanto qualche settimana fa. Lo scandalo ha tenuto banco sulle prime pagine di tutti i quotidiani per giorni e giorni di seguito compromettendo l'immagine di un'azienda che aveva sempre fatto della serietà e della competenza le sue bandiere.
Paladina della correttezza politica fino alla follia - tanto da non voler chiamare terroristi gli attentatori di Al Qaida - attentissima a non turbare le minoranze più suscettibili come quella islamica con battute «inappropriate» sulla religione, la Bbc non sembra però essere riuscita a tenere a freno le lingue e un malinteso senso dello humour. La battuta del signor Moyles ha fatto infuriare la vasta comunità polacca che si è immediatamente fatta sentire riversando sui centralini della Bbc decine di telefonate e ha lanciato una petizione contro i commenti «razzisti» del presentatore.
La Bbc si è limitata alla solita difesa d'ufficio dichiarando che le parole di Moyles erano state «fraintese», ma la spiegazione non basterà a placare gli animi. Soprattutto quelli già esacerbati degli spettatori che si erano sentiti offesi dallo scherzo telefonico infarcito da insulti e battute oscene trasmesso dall'emittente sul secondo canale appena lo scorso mese. La telefonata era stata fatta da due star della Bbc, Jonathan Ross e Russel Brand, ai danni di Andrew Sachs, anziano attore inglese molto noto negli anni Settanta. I due hanno lasciato sulla sua segreteria telefonica una serie di allusioni pesantissime su una sua presunta relazione con una nipote, la ballerina ventitreenne Georgina Baillie. Dopo aver ricevuto 38mila lagnanze la Bbc, bastonata dall'opinione pubblica e dal mondo politico, ha dovuto scusarsi e ha sospeso le sue star.
Ma la serie di gaffe, scuse e retromarcia non finisce qui. Il conduttore Stephen Nolan ha dovuto scusarsi qualche giorno fa per un’intervista in cui si occupava di «schiave del sesso». Peccato che abbia chiesto se alla fine le vittime si divertissero a fare il loro «mestiere». Ma il precedente più eclatante ha coinvolto la regina in persona. Il trailer di un documentario sulla sovrana, grazie a un finto montaggio, lasciava intendere che Elisabetta II si fosse arrabbiata durante un set fotografico per la richiesta di togliersi la corona. Nulla di più falso. Non c’era l’intento di manipolare, ma semplice ignoranza nell’e-mail che nel 2005 proponeva un’intervista a Bob Marley: peccato che fosse morto 24 anni prima.
Le scuse pubbliche, insomma, cominciano a essere un po’ troppe. Non si sa ancora quali contromisure verranno prese nei riguardi del dj che ha voluto fare dello spirito poco opportuno nei confronti del popolo polacco, ma una cosa sembra già certa.
Negli anni a venire la Bbc non è più disposta a pagare gli stipendi miliardari elargiti finora a personaggi come Ross, Brand o Moyles. Quest'ultimo percepisce una retribuzione di 650mila sterline all'anno, gli altri due anche di più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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