Le gallerie italiane? Un buco nero

La più a rischio è la Segesta sull’autostrada Palermo-Trapani

Le gallerie italiane? Un buco nero

Dopo il panico, l'orrore, la conta dei morti, è l’ora delle polemiche, delle commissioni d’inchiesta e degli allarmi gridati e poi gettati nel dimenticatoio. Come quello lanciato dall’Aci esattamente un anno fa quando, proprio nel tunnel del San Martino a Lecco, morirono cinque persone in due diversi incidenti stradali. In quell’occasione era stata sottolineata «l’inadeguatezza degli standard di sicurezza di molte gallerie italiane che rappresentano spesso i punti più critici per la sicurezza stradale». Parole inquietanti, ma che non hanno smosso le acque stagnanti dell’indifferenza. Ora, si spera sia la volta buona. Anche perché pesa come un macigno il risultato dell’indagine Eurotap (European Tunnel Assessment Programme, progetto che coinvolge la Commissione Europea con 11 Automobile club tra cui l’Aci) che boccia sonoramente le gallerie italiane, giudicate tra le peggiori d’Europa. Mancano gli estintori, gli idranti, i dispositivi automatici di sicurezza, i telefoni, i semafori, i piani di gestione delle emergenze.
Il test europeo, effettuato l’anno scorso, ha esaminato 52 gallerie del Vecchio continente e 4 delle 6 italiane selezionate si sono classificate ultime in graduatoria, con giudizi fortemente negativi per illuminazione, comunicazione, prevenzione e vie di fuga. Il primato nazionale negativo se lo aggiudica il tunnel Segesta sull'autostrada A29 Palermo-Trapani nei pressi di Alcamo. Inaugurato 30 anni fa, è oggi privo di qualsiasi requisito di sicurezza: mancano perfino gli estintori e i ventilatori. Ma anche altri tunnel non sono messi meglio, quasi tutti posizionati al Sud. Come il tunnel Monte Pergola (raccordo Salerno-Avellino), Fossino (A3 Salerno-Reggio Calabria), Montecrevola (statale 33 del Sempione) e Segesta (A29 Palermo-Trapani). Giudicato insoddisfacente anche il Colle di Tenda (statale 20 Cuneo-Confine di Stato) mentre sfiora la sufficienza il tunnel Appia antica di Roma, «penalizzato - secondo l’indagine - dall'enorme volume di traffico». Accanto all’elenco delle peggiori, non si affianca, però quello delle migliori: nessuna galleria italiana presa in esame ha ottenuto i punti «buono» e «molto buono».
Nel resto d’Europa le cose vanno decisamente meglio, perché avevano superato il test 41 impianti su 49. La galleria ideale, promossa con il massimo dei voti, si trova in Spagna, vicino a Madrid. Si chiama M-12, ed è dotata di rilevazione automatica degli incidenti e sistemi automatici di gestione delle emergenze, uscite di sicurezza ben segnalate, programmi speciali di ventilazione anti-incendio, adeguati dispositivi di comunicazione e infomobilità, e con videosorveglianza 24 ore su 24.

Tutta un’altra musica rispetto al tunnel San Martino, inaugurato solo otto anni fa e ora messo sotto accusa per gli impianti di aspirazione dei fumi che sarebbero entrati in funzione solo dopo 40 minuti dal momento dell’incidente provocando l’intossicazione di oltre 150 persone.

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