Galliera e San Martino, l’eccellenza in Neurochirurgia e Pronto soccorso

Galliera e San Martino, l’eccellenza in Neurochirurgia e Pronto soccorso

Due storie di buona sanità nei due principali ospedali cittadini. Due storie che parlano di elevati standard di cure e di umanità nell’assistenza, che rendono i reparti coinvolti un esempio di sanità che funziona.
A raccontare la prima è Fabio Ioffredo che parla di «efficienza e professionalità degli operatori dell’Azienda ospedaliera Galliera. A mio padre Renato, che ha 74 anni, a seguito di un ematoma cerebrale dovuto alle sue molteplici patologie, era stato comunicato che non sarebbe sopravvissuto - racconta il figlio - Fiduciosi, ci siamo rivolti alla struttura ospedaliera Galliera e, in particolare, al professor Severi e alla sua équipe».
«L’intervento chirurgico era pericolosissimo su un paziente di questo tipo e, prima di entrare in sala operatoria, sia il neurochirurgo Godowich e sia l’anestesista Pescetto, ci informarono degli altissimi rischi e delle conseguenze- prosegue - Preoccupati ma fiduciosi, ci siamo completamente affidati alla competenza e alla cordialità di tutti i sanitari di Neurochirurgia e sebbene l’intervento sia stato lungo e difficile è riuscito e adesso mio padre è in attesa di prendere la via che lo condurrà nella sua casa».
Di qui il ringraziamento «tutti gli operatori sanitari, i medici anestesisti, il personale medico e infermieristico del reparto di Neurochirurgia del Galliera per la professionalità e l’affetto dimostrati a mio padre, che gli hanno reso meno pesante il ricovero».
Una seconda segnalazione riguarda il pronto soccorso del San Martino, e a parlarne è il diretto interessato. «Ho 86 anni - scrive Luigi Bosio, residente in via Cabella a Genova - domenica 6 novembre a mezzanotte circa, sono stato colpito da un ictus. Dopo dieci minuti ero al pronto soccorso dell’ospedale di San Martino subito assistito da valenti medici e da rari efficienti infermieri».
Il paziente nonostante l’emergenza delle situazione confessa di avere avuto da subito la sensazione di essere in buone mani. «Mi hanno sottoposta a tac e ecodoppler e sono stato quindi ricoverato in Neurologia 2 diretta dal professor Carlo Serrati - continua il signor Bosio - dove quotidianamente sono stato assistito e monitorato da simpaticissimi dottori in particolare ricordo Giuseppe Ribizzi.

Gli infermieri come già detto gentili, disponibili ed efficienti. L'organizzazione della distribuzione delle numerosi terapie mi si è rivelata semplicemente perfetta. Questo è tutto quello che mi sento di dire. Sono orgoglioso di essere cittadino genovese.

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