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Gallinari, gigante per Milano La Fortitudo rimane nei guai

Mentre Bargnani non sfonda in Nba, il baby è la nuova bandiera del nostro basket. Bolognesi ko con Montegranaro

Oscar Eleni

Lacrime da coccodrillo sulle disavventure di Bargnani a Denver con Toronto (2 minuti, 2 punticini), sulle sconfitte di chi crede ancora alla buona fede dei giocatori e cambia gli allenatori duri: Reggio Emilia spazzata via in casa dalla Virtus che torna a vincere e resta in testa alla classifica insieme a Siena; Fortitudo Bologna messa in ginocchio nel suo santuario - che l'anno scorso restò inviolato a lungo - dal Montegranaro del poeta Pillastrini davanti agli occhi di Ergyn Ataman che rileverà davvero Frates soltanto oggi dopo aver visto il naufragio dalla tribuna.
Lacrime amare per chi ha troppa fretta di andare a farsi stritolare dal basket americano, sorrisi veri per quelli che credono almeno in una via italiana. Siena resta in testa con la Virtus sbancando Cantù anche senza i punti di Kaukenas, seguendo questo Simone Pianigiani che fa due punti importanti in trasferta usando bene il gruppo stranieri, mentre un altro allenatore italiano, il Pilla, che con il trio Vitali (un due metri che gioca in tre ruoli) Amoroso e Maresca, brutalizza una Fortitudo dove Belinelli segna 19 punti, ma con un misero 5 su 18 al tiro che vanifica l'8 su 12 del solito Bluthenthal a cui non devi mai chiedere quanti punti ha fatto il suo avversario.
Giornata di gloria italiana anche a Teramo dove l'Armani pecca, si ribella, va sotto di 12 al 33°, ma poi rimedia, trova Bulleri, si affida giustamente al fosforo di Garris, ma soprattutto scopre che se Danilo Gallinari, il suo diciottenne principe unno, viene servito, cercato, allora può avere in cambio 19 punti, con 3 su 6 da 2, 2 su 4 da 3, 7 su 9 ai liberi, 7 rimbalzi, 2 assist e una stoppata in 30 minuti.
Diciamo che Djordjevic sfugge alla tagliola abruzzese dopo aver sentito freddo, dopo aver inseguito un'avversaria che si è sfinita a rimbalzo dove Watson (11) e Blair (8), oltre al Gallo, l'hanno soffocata.
Nella scia delle prime tre restano Treviso, che con Zizis ha lasciato senza colore Udine, la più deludente del reame, Napoli vincitrice a Livorno, ma senza tanta luce, e questa Montegranaro gioiosa, simbolo per tutti di un basket che può rinascere.

Roma riscopre Righetti, assieme a Bodiroga e oggi presenta il suo nuovo regista Mire Chatman mandato via dalla Dinamo di Mosca, nella speranza che Repesa non si trovi in casa un altro piantagrane.

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