Gasperini: «Ce la giochiamo a viso aperto»

Gasperini: «Ce la giochiamo a viso aperto»

Giovanni Porcella

Se ci fosse stato uno stadio da settantamila posti, Genoa e Juventus l’avrebbero riempito. Basta questo per dare la misura della partita di stasera al Ferraris con 35.000 spettatori da tempo col biglietto in banca perché vale come un «Gronchi rosa». D’altronde la sfida, mix di orgoglio e potere, passione e superiorità, tra rossoblù e bianconeri manca da quasi dodici anni, esattamente dal 3 marzo del 95 quando finì 4-0 per la squadra allora allenata da Lippi. Poi il buio.
Strano il calcio, i genoani questo appuntamento lo sognavano di nuovo, ma in A, quelli juventini mai si sarebbero immaginati di giocarlo in B. Per questo anche Giampiero Gasperini sorride nella sua divisa ufficiale con camicia bianca, giacca blu e cravatta con i colori sociali e il grifone stampato al centro, ma in realtà dentro ha tanto nervoso e non lo nasconde: «Ho visto che voi giornalisti avete già fatto la squadra. L’importante è che non mettiate in bocca a me le cose che fate. Di sicuro, sia chiaro, io non stravolgo il nostro modulo. Non butto a mare il lavoro di quattro mesi che ci ha portato dei risultati. Anche con la Juve ce la giochiamo a viso aperto perchè possiamo metterli in difficoltà. Di sicuro non toglieremo i raccattapalle per perdere tempo». Poi il Gaspe si distende e va con le battute tipo: «Pensiamo di mettere i due portieri in campo così sarà più facile». In effetti Barasso appare in recupero, altrimenti gioca Rubinho. Resta il fatto che interrogativi ci sono in tutti i settori, non solo da palo a palo, eccetto che in difesa dove c’è il rientro di Bega con De Rosa e Criscito: «A centrocampo Rossi e Milanetto sono molto indietro – confessa Gasperini – e in avanti con l’assenza di Sculli non è che abbiamo tante alternative. Zeytualev? È uno che può giocare lì, proprio al posto di Sculli. Tatticamente tutti quanti sanno cosa fare». Il rebus è servito anche perché Rossi non è stato neppure convocato, e al posto suo ci sarà il baby Forestieri. E poi, a parte Greco e Adailton, chi completa il tridente? Tavares è in vantaggio, ma vista la risposta su Zeytualev, pure l’uzbeko ha le sue possibilità di partire titolare.
Gasperini in pratica non vuole dare vantaggi a Deschamps: «Mi dispiace solo incontrare la Juve in un momento così negativo. Un mese fa stavamo meglio, ma faremo la nostra bella prestazione perche’ chi scenderà in campo avrà le giuste motivazioni trattandosi di una gara particolare». E poi via con l’amarcord, del mister che da piccolo aveva come idolo Sivori, dell’uomo Gasperini che diventa tecnico delle giovanili dei bianconeri, ma anche del giocatore che si tolse una bella soddisfazione: «Quando giocavo nel Pescara vinsi con la Juve, fu un’impresa. Spero di farla anche da tecnico».
Appunto, magari oggi stesso. Dall’altra parte mancheranno Del Piero e Trezeguet ma la Juve va forte anche con i suoi ragazzini terribili, Paro e Marchisio, e con i suoi bomber tascabili Bojinov e Palladino supportati da campioni come Nedved e Camoranesi, entrambi sono in forma splendida. E ci sarà anche lui, Gigi Buffon, genoano da sempre che infatti verrà accolto con applausi e striscioni.
Gli altri bianconeri, tifosi compresi e saranno in tanti, verranno presidiati da almeno trecento agenti delle forze dell’ordine. Si temono incidenti, soprattutto nel settore distinti dove sono state annunciate coreografie rossoblù.

La giornata sarà calda, anche perché ci sarà lo sciopero dell’Amt, inserito nell’agitazione nazionale del trasporto pubblico, a peggiorare di molto la situazione viaria non solo attorno a Marassi. Fasce garantite anche dalle 17.30 alle 20.30, ma il caos sarà servito. E chi porterà a casa la gente dallo stadio a fine match? Eppure nessuno vuol perdersi questo Genoa-Juve pieno di significati.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica