Gay, Bindi contestata alla Festa dell'Unità

Contestata da un gruppo di attivisti pro-gay alla Festa dell'Unità di Roma, la Bindi ha rilanciato: "Rimpiangerete le unioni civili se andate avanti con queste posizioni massimaliste"

Gay, Bindi contestata alla Festa dell'Unità

Chi pensava che la bagarre scoppiata in seno al Pd sui diritti delle coppie gay fosse acqua passata... sbagliava di grosso. Rosy Bindi, dopo la contestazione subita sabato scorso, durante l'assemblea nazionale, mercoledì sera è stata di nuovo presa di mira. Stavolta alla festa dell'Unità di Roma in corso a Caracalla. C'è stato un sanguigno botta e risposta tra la "pasionaria" toscana, sul palco per un'intervista, e una parte del pubblico. Dopo tante punzecchiature da parte di un gruppo di attivisti pro gay la Bindi ha perso la calma: "Se tu ti presenti con il matrimonio gay, con questa Costituzione non passa in questo Paese. Ti tieni la situazione in cui sei adesso", ha detto la presidente democratica. Che poi ha aggiunto: "I vescovi che non volevano i Dico, dicevano che era un matrimonio. Voi non volete le unioni civili e dite che sono un Dico. I vescovi rimpiangono i Dico e voi rimpiangerete le unioni civili se andate avanti con queste posizioni massimaliste".

Ancora una volta la Bindi ha difeso il documento sui diritti approvato dalla direzione del Pd, dicendo che prevede le "unioni civili, anche omosessuali" da regolare "nel rispetto della Costituzione". Ma dalla platea le hanno ribattuto: "Non è vero!". La Bindi prova a replicare, ma le contestazioni salgono di tono. Alla fine sbotta: "Avete intenzione di continuare così? Questi atteggiamenti non aiutano, non fanno fare un passo avanti alle minoranze del paese, che con il Pd hanno la possibilità di veder riconosciuti i loro diritti". Dal pubblico la incalzano: "Ma quali minoranze!". La politica toscana non si dà per vinta: "Sì, minoranze". E ribadisce con forza la propria linea: "Se qualcuno pensa che ai cattolici di questo partito debba essere riservata solo la libertà di coscienza se lo scorda! È chiaro o no?". E ancora: "Che venga meno il rispetto verso chi ci ha messo la faccia quando mi è stata scatenata una piazza contro non lo accetto", prosegue ricordando il suo sì ai Dico e il fuoco di sbarramento arrivato dal centrodestra. "Non accetto che ora si dia un interpretazione minimale del passo avanti che abbiamo fatto insieme", aggiunge difendendo a spada tratta il documento del Pd. I contestatori non mollano la presa e rumoreggiano. Ma la Bindi non si lascia sopraffare: "Io ho bisogno di voi, ma se voi non sentite il bisogno di me siete voi che ve ne dovete andare!". Suona il gong, l'incontro di boxe è sospeso. Ma proseguirà ancora.

Questo è poco ma sicuro.

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