Daniele Petraroli
Ancora non è stato inaugurato e già scatena polemiche. Stiamo parlando della quinta edizione del «Gay village» che, dopo aver avuto come teatreo per qualche anno le Terme di Caracalla, si terrà, questanno, al laghetto dellEur (precisamente nei Giardini delle cascate) a partire da sabato prossimo e fino alla Notte bianca del 9 settembre.
La preoccupazione dei residenti è quella di sempre: rumore e traffico fino a tarda notte. E gli auspici, in particolar modo questa volta, non sono dei migliori in effetti. Per prima cosa lEur spa (lex Ente Eur), proprietario dellarea, ha scaricato ogni responsabilità sugli organizzatori dellevento. «Noi possiamo solo sollecitare chi prende in gestione un nostro spazio a rispettare le regole che riguardano tutto il comune di Roma - chiarisce lufficio stampa dellEur spa -. Per esempio sulla vendita degli alcolici o sullorario di chiusura. Ma più di quello è impossibile. Proprio per cercare di aiutare le forze dellordine abbiamo dato vita alla rassegna rEstate allEur in cui gli aderenti alliniziativa si impegnano a rispettare una serie di regole condivise che possano venire incontro ai residenti. Per il resto chi organizza una manifestazione risponderà personalmente di eventuali violazioni».
Il «Gay village» comunque, non aderisce a «rEstate allEur». Gli orari, poi, sembrano studiati per entrare in conflitto con gli abitanti. «Lorario di chiusura dello spazio è fissato per luna di notte», assicurava Mauro Miccio, amministratore delegato di Eur spa appena il 6 giugno scorso. Sul sito della manifestazione (www.gayvillage.it) però si legge tuttaltro. E cioè che lorario sarà dal giovedì alla domenica dalle 21,30 alle 3,45. Inoltre le possibilità di intervento dellex ente Eur sono ancor più limitate se si considera che larea in questione è stata data in concessione alla «Roma concerti srl» e da questa subaffittata al «Gay village» dopo tre anni di «Beat park».
Intanto lEur spa conta i primi danni nonostante lestate sia appena iniziata. «Giovedì scorso hanno distrutto le vetrine del palazzo dei Congressi in occasione dellinaugurazione del Goa alle Terrazze - raccontano allEur spa -. Pare siano stati dei ragazzi usciti dal locale. Noi facciamo il possibile per far sì che le norme siano rispettate, anche perché siamo i primi a rimetterci, ma non è facile. Lamentele ne abbiamo già avute in effetti».
Lo scorso anno la polemica fu scatenata dalle associazioni gay che protestavano per la mancata concessione di spazi. «La verità - conclude lufficio stampa - è che chiedevano uno spazio che era in restauro». Negli stessi Giardini delle cascate, però, sono in corso dei lavori tanto che Miccio, sempre nel corso della conferenza stampa del 6 giugno, spiegava che era in forse lattribuzione dellarea al «Gay village». Lautorizzazione da parte del Gabinetto del Sindaco (ricordiamo che lassessorato alla Cultura patrocina liniziativa) arrivava a sanare la situazione pochi giorni dopo. In tutto questo, intanto, non veniva minimamente coinvolto il Municipio XII.
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