Gb e Italia contro Youtube: "Stop video sul bullismo"

Dopo i filmati (guarda il video sotto accusa) con episodi di violenza su insegnanti e compagni il governo inglese prende provvedimenti: "Non pubblicare clip di abusi". All'appello si unisce il ministro dell'Istruzione italiano 

Gb e Italia contro Youtube: 
"Stop video sul bullismo"

Londra - I siti web di video-sharing come YouTube hanno un "obbligo morale" di ostacolare i bulli che inviano i propri clip che mostrano abusi su insegnanti e alunni. E' quanto si appresta ad annunciare oggi il governo britannico. Il segretario all'Educazione Alan Johnson chiederà agli operatori dei siti di fare di più per rimuovere video filmati da alunni con telefonini che umiliano o beffeggiano personale della scuola. "Gli abusi online a danni di insegnanti stanno inducendo alcuni a prendere in considerazione l'idea di lasciare la professione a causa della diffamazione e dell'umiliazione che sono stati costretti a subire", dirà il ministro in un discorso, secondo gli estratti diffusi dalla Bbc.

"Stiamo parlando di grosse aziende. Hanno una responsabilità sociale e l'obbligo morale di agire". Uno dei clip su YouTube ha mostrato le immagini di un alunno che inseguiva un insegnante alla lavagna e gli tirava giù i pantaloni mentre la classe faceva chiasso e rideva. Un altro clip, con la didascalia "il grasso pazzo insegnate bastardo che non piace a nessuno" mostra un insegnante che colpisce la cattedra col pugno e grida ripetutamente alla classe "smettetela di parlare". Altri siti consentono agli alunni di scrivere commenti irriverenti sui loro insegnanti o di pubblicare loro foto imbarazzanti, dicono i sindacati. Un problema comune anche all'Italia dove negli ultimi mesi episodi di violenza fisica e psicologica realizzati da studenti su professori e compagni spopolano su Youtube.

Si prevede che il segretario all'educazione annunci nuovi poteri per gli insegnanti che consentano loro di confiscare telefonini o lettori musicali che possono essere usati per registrare le loro lezioni. Chris Keates, capo del sindacato Nasuwt, dice che gli insegnanti che hanno sequestrato i telefonini ai loro alunni sono stati accusati di aver violato i diritti umani dei ragazzi. "Per quanto possa sembrare ridicolo, questi strumenti sono stati usati in classe per dar vita ai più sconcertanti incidenti ed abusi ai danni di insegnanti", ha detto Keates alla radio Bbc.

"Solo ora gli insegnanti possono sequestrarli senza essere perseguiti". Secondo una rilevazione diffusa nei mesi scorsi, circa il 17% degli insegnanti (britannici) ha subito episodi di bullismo via email, testi o usi malevoli del web o su chatroom di Internet.

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