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Gemelline, una svolta nel mistero: trovato il microchip del navigatore

E' stato ritrovato questa mattina vicino alla Stazione ferroviaria di Cerignola il microchip del navigatore satellitare dell'auto di Matthias

Gemelline, una svolta nel mistero: 
trovato il microchip del navigatore

Foggia - E' stato ritrovato questa mattina vicino alla Stazione ferroviaria di Cerignola, in provincia di Foggia, il microchip del navigatore satellitare per auto (marca Garmin) appartenente a Matthias Schepp, l’ingegnere svizzero di 43 anni, padre delle gemelline scomparse Alessia e Livia, 7 anni, suicidatosi la sera del 3 febbraio sotto un treno Eurostar Milano-Bari.

Continuano le ricerche In questi giorni i convogli di passaggio nella stazione di Cerignola "Campagna" erano stati deviati o sospesi per alcune ore proprio per consentire le accurate ricerche lungo la massicciata della scheda di memoria. Finora erano stati trovati solo la chiave spezzata dell’Audi dell’uomo abbandonata nei pressi della Stazione, una penna a biro della società di trasporti che effettua i collegamenti tra la Corsica a Marsiglia e frammenti di plastica del navigatore. Il ritrovamento della scheda di memoria, ma soprattutto la sua auspicata "lettura", è ritenuto molto importante dagli inquirenti per tentare di ricostruire le tappe del viaggio che l’uomo, separato dalla moglie Irina Lucidi, ha fatto dal 30-31 gennaio quando è partito dalla Svizzera (da Saint Sulpice vicino Losanna dove abitava). Sono i giorni in cui le gemelline sono state viste per l’ultima volta. Schepp poi ha attraversato la Francia, quindi ha fatto una tappa in Corsica, probabilmente senza le bambine, anche se aveva acquistato tre biglietti, con ritorno in Francia e ingresso successivo in Italia e arrivo a Cerignola dopo una tappa sicura a Vietri sul Mare (Salerno).

Il luogo del ritrovamento Il microchip è stato ritrovato a circa 15 metri dal punto di impatto del treno con l’uomo. La scheda, a causa del passaggio dei treni, era però scivolata per circa 50 centimetri sotto le pietre della massicciata. I volontari e gli agenti di Polizia, impegnati da alcuni giorni, hanno effettuato un lavoro molto certosino di rimozione delle pietre, controllo e riposizionamento delle stesse per un tratto lungo diversi metri. Alcuni frammenti di plastica del navigatore sono stati trovati a 250 metri dal luogo in cui l’uomo si è suicidato. Ora il microchip verrà inviato alla filiale milanese della ditta costruttrice e poi, con tutta probabilità, alla sede centrale negli Stati Uniti dove tenteranno di recuperare i dati.

Le ricerche lungo i binari di Cerignola continueranno anche domani per verificare se ci sono altri frammenti utili, ad esempio del registratore che l’uomo portava sempre con sè e che non è stato ancora trovato.

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