La joint venture Generali-Ppf non muterà fino alla scadenza degli accordi nel 2014: non ci sarà nessuna risoluzione anticipata. Lad del gruppo triestino Giovanni Perissinotto ha ribadito nuovamente linconsistenza delle indiscrezioni provenienti dalla Repubblica Ceca circa le intenzioni del finanziere Petr Kellner di cedere il proprio 49 per cento. Voci suffragate dalla progressiva discesa dellimprenditore nel capitale della compagnia con una partecipazione ridotta dal 2% di due anni fa all1,1% circa.
«Abbiamo deciso di andare avanti fino alla fine e manteniamo questa linea», ha sottolineato Perissinotto ricordando che i rapporti con Kellner saranno definiti «nella seconda parte del 2014». Precisazioni ormai ricorrenti considerati i timori del mercato relativi allesercizio della put che per Generali comporterebbe un esborso di almeno 2,5 miliardi di euro ai quali il Leone conta di far fronte «anche con risorse proprie» vista che nel biennio 2012-2013 non cè debito in scadenza.
Linterruzione delle trattative per la joint venture con la banca russa Vtb rappresenta invece un altro capitolo. Perissinotto ha ricordato quanto già affermato dallad dellistituto russo, Andrej Kostin.
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