Genoa, Italia. Moretti ha scelto il suo futuro

Genoa, Italia. Moretti ha scelto il suo futuro

La Vecchia Guardia non molla mai. E il riferimento non è a qualche gruppo ultras. Ma ai «senatori» dello spogliatoio rossoblù. Omar Milanetto ed Emiliano Moretti fanno parte di questo gruppo a pieno titolo. Il primo in conferenza stampa non ha peli sulla lingua. «Siamo stati bravi ad ottenere la salvezza già a marzo ed in questo finale di stagione cercheremo di toglierci delle soddisfazioni. La Samp? Non mi interessa. Ballardini? È arrivato in punta di piedi, ma ha dato un'impronta alla squadra. Palacio? Da gennaio sta facendo la differenza».
Con l'ex valenciano invece c’è modo di scambiare qualche battuta in privato.
Emiliano Moretti, buongiorno. Come sta vivendo la sua esperienza al Genoa?
«Sono soddisfatto».
Però l'anno passato con Gasperini è stato sedotto e abbandonato. A gennaio dopo l'arrivo di Dainelli non ha quasi mai giocato. Eppure, acquistato come esterno sinistro, è stato «costretto» a fare il centrale.
«Ogni allenatore fa le proprie scelte, e quando mi era stato chiesto di giocare in quel ruolo mi sono messo a disposizione. Certo che come giocatore si vorrebbe sempre dare qualcosa di più».
Con Ballardini invece ha trovato più spazio. E sempre da centrale.
«E visto le grandi alternative che abbiamo in quel ruolo sono soddisfatto che il mister pensi al sottoscritto per sostituire qualche compagno».
E pensare che a Valencia da esterno sinistro ha convinto anche i più scettici, vincendo pure due Coppe.
«È andata bene perché mi sono trovato in un ambiente che mi ha permesso di esprimermi al massimo. Cinque stagioni belle ed intense, ma l'Italia è sempre l'Italia».
Inoltre ha lasciato un ottimo ricordo tra i tifosi che l'anno scorso, in occasione delle gara di Europa League con il Genoa, l'hanno premiata con una targa.
«Con la gente, ma pure con la società avevo instaurato un ottimo rapporto. Sicuramente non posso che parlarne bene. D'altronde come a Genova».
Quindi vorrebbe finire qui la carriera?
«Sì e spero che la società mi dia l'occasione».
Mai pensato dunque d'andar via?
«No, neanche per un minuto».
E potreste dare una spallata decisiva alla Samp.
«A noi interessa solo il Genoa. E basta».
Come vedrebbe Gasperini sull'«altra» panchina?
«Non ci penso».
Ballardini invece?
«Una gran persona. Anche perché ti parla in faccia».
Ha qualche rimpianto?
«No perché la mia filosofia di vita è quella di pensare positivo. Tutto quello che ho ottenuto è stato guadagnato con fatica e sono soddisfatto di dove sono arrivato».
È d'accordo con il ct azzurro Prandelli sul codice etico e sulla proposta dell'Under 21 da far giocare in Serie B?
«Sull'aspetto comportamentale sono assolutamente favorevole a questa linea perché come nella vita anche nel calcio ci vuole rispetto e decoro.

Sul discorso dei giovani credo che sia molto complicato perché con questa idea si aiuterebbe qualcuno ai danni di qualcun altro».
Ma il Genoa negli ultimi anni ha dimostrato di credere molto nel settore giovanile.
«E vedrete che i frutti arriveranno».

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