di Antonio Risolo
Il prossimo 20 settembre Genova alza il sipario sul 58° Salone Nautico. Evento simbolo della città che porta con sé tagli di nastri, mondanità a secchiate, via vai di curiosi e appassionati. E poi sorrisi e strette di mano. Soprattutto affari, com'è giusto che sia. Viene da chiedersi che senso abbia tutto questo a una manciata di giorni da una tragedia che ha spezzato vite e condannato a ergastoli emotivi chi, in quel «vuoto», ha perso una persona cara.
Fin troppo banale ritenere che sia inopportuno. Fin troppo semplicistico liquidare gli immancabili moralisti con un «the show must go on».
Facciamo uno sforzo: andiamo oltre la psicologia da bar. Mai come quest'anno il Nautico è un potente combustibile. Mai come quest'anno il Nautico e Genova hanno bisogno di tutti, «disertori» compresi. A Lui il compito di mantenere accesa la luce su una città ferita, violata, sbriciolata, ma fiera. Pronta, coraggiosa.
Di sciacallaggio politico, e non solo, se n'é fatto parecchio. Disgustoso. Per sciacalli intendiamo nientologi, nientologhe e nazionalizzatori di bassa lega, quelli che... «no» a nuove infrastrutture, Terzo Valico e Gronda. Quelli che... No Tav, No Tap, No Tutto.
Allora è bene che i vecchi tromboni dell'«apparato» vadano a lezione da Marco Bucci & Giovanni Toti, subito al lavoro a testa bassa sulle cose serie e concrete da fare. Il disgustoso teatrino del «tutti contro tutti» sbatte violentemente contro una città che versa ancora lacrime per i suoi morti, ma ancora viva. Con tanto orgoglio da vendere e grande voglia di riemergere in fretta dalle macerie del maledetto ponte Morandi. Ci fermiamo qui perché una virgola più in là sarebbe soltanto stupida retorica.
C'è molta attesa, invece, per la conferenza stampa di lunedì prossimo a Milano, nel corso della quale la presidente di Ucina, Carla Demaria, presenterà alla stampa l'edizione numero 58 del Salone Nautico. Inevitabile tornare sulla tragedia costata la vita a 43 persone e danni incalcolabili alla città. Di sicuro nel Padiglione Blu di Jean Nouvel, dove sono stati celebrati i funerali di molte delle vittime dell'assurda catastrofe, tornerà la grande vetrina della piccola nautica, dei motori, degli accessori e dell'abbigliamento. Ma c'è attesa anche per le reazioni di Ucina a quella che, nell'edizione dell'8 agosto, il Giornale di Bordo aveva definito «La spartizione delle acque». Vale a dire il rinnovo della concessione della Nuova Darsena da parte dell'Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale presieduta da Paolo Emilio Signorini. Una «spartizione» che, a nostro avviso, danneggia pesantemente il Salone Nautico.
Intanto, fa sapere Ucina, l'allestimento del Salone procede regolarmente. Barche ed espositori, infatti, non arrivano da ponente visto che la maggior parte dei camion proviene dall'autostrada A7 senza incontrare eccessive criticità nel tratto che da Genova Ovest porta fino alla Fiera. Nessun problema anche per le ammiraglie: arriveranno in darsena via mare, evitando inutili ingorghi che i trasporti eccezionali provocherebbero.
Maggiori criticità, invece, potrebbero interessare lo Yachting Festival di Cannes in calendario dall'11 al 16 settembre, rassegna che apre ufficialmente la nuova stagione dei saloni nautici. L'interruzione dell'autostrada dovuta al crollo del ponte Morandi, infatti, potrebbe complicare l'organizzazione logistica dei cantieri italiani, la cui presenza in Costa Azzurra è sempre consistente.
«Gli staff di Ucina e del Salone Nautico - recitava una nota di Confindustria Nautica diffusa a poche ore dalla tragedia - sono vicini a quanti sono rimasti coinvolti nel crollo del ponte Morandi e alle loro famiglie e si mettono a disposizione delle autorità e delle Forze dell'Ordine impegnate nelle opere di soccorso». Voce essenziale, di dignitoso e rispettoso silenzio verso la città, a differenza di tanti improvvidi pontificatori.
E per finire qualche numero.
Stando alle previsioni, il Salone Nautico 2018 potrebbe polverizzare il record (post crisi) dei 150mila visitatori registrati nel 2017, degli espositori e delle oltre 1.100 imbarcazioni in vetrina lo scorso anno.Forza Zena, buon vento.
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