A Genova mai così caldo: 23 gradi in più del 1985

A Genova mai così caldo: 23 gradi in più del 1985

Il periodo che stiamo trascorrendo è uno dei più insoliti e strani. Sto parlando del clima di Genova: siamo a metà gennaio e fa veramente caldo; il mese di dicembre si era chiuso all’insegna del caldo; gennaio, almeno fino a questo momento, non è da meno e dal giorno uno la temperatura si è rifiutata di mettersi nella veste invernale e non ha subito il più piccolo cambiamento; è da almeno sessant’anni che non si verifica un simile comportamento climatico. La temperatura è stata eccezionalmente mite, ben lungi dai vari valori di gennaio a cui eravamo abituati un tempo, e cioè prima del 1994: questi utlimi anni infatti non possono essere considerati poichè il gelo si è diradato sempre più e nella prima quindicina di gennaio i giorni con gelo sono stati solamente quattro nel 1995, uno nel 1996, due nel 1997, due nel 2000, uno nel 2001 ed uno nel 2003.
Tuttavia nel 2001 la media della prima quindicina di gennaio, benchè abbastanza alta, si è attestata sui 10,8 con circa tre gradi meno di quest’anno. Per renderci conto di questo mutamento facciamo una panoramica sul passato: consideriamo, ad esempio, il «normalissimo» 1981: la media massima dei primi quindici giorni di gennaio fu di 4,4 gradi temperatura normale per quei tempi e che, paragonata a quest’anno, comporta una differenza di circa nove gradi; oppure il 1963 quando fu solamente di 1,8 o il 1966 ed il 1968 quando il termometro non superò i tre gardi o ancora il 1971 (3,1) o il 1971 (2,8) o il 1977 (3,2) o il 1979 (1,4) o il 1980 (2,7) o il 1981 (3,3) o il 1985 (1,2) o il 1987 (3,2) o il 1991 (5,7).
Gli anni fatidici per il gelo e per la neve furono il 1963 quando nell’inverno (gennaio-febbraio) vi furono otto nevicate e temperature fino a -7° ed il 1985 quando le nevicate furono sei e la temperatura scese a -11°!
A questo punto ci fermiamo perchè incomincia la salita fino ad arrivare ad oggi: a Genova sta fiorendo con due mesi di anticipo la mimosa, quella bellissima pianta «effimera» per dirla con Cardarelli, che viene donata il giorno dell’8 marzo in occasione della festa della donna.
La causa di questo cambiamento incredibile del tempo? È da molti giorni, si può dire dall’inizio del mese, che l’Italia è invasa da una intensa e più che robusta area anticiclonica mediterranea che fa da barriera alle perturbazioni atlantiche che invece si dirigono verso la calotta artica; solamente gli Stati baltici hanno una temperatura di alcuni gradi sotto lo zero; gli altri Stati dell’Europa centro-meridionale hanno temperature miti, ma meno che in Italia.
Un altro aspetto negativo è che nei prossimi giorni dovrebbero arrivare correnti nord-africane che spingendosi sul Mediterraneo colpirebbero soprattutto il settore nord-occidentale; di conseguenza le temperature dovrebbero aumentare ancora; dove andremo a finire? Per quanto riguarda le precipitazioni è ovvio che queste manchino, o quasi; infatti sino ad oggi sono caduti in tutto 8 millimetri, proprio il primo di gennaio.
È anche ovvia la mancanza assoluta dei temporali. Una nota caratteristica è data dall’umidità relativa: la sua percentuale è molto alta e per tre volte ha raggiunto il 100%, per una volta il 95%, e il 93%, sei volte il 90%; quindi aria pesante e molto umida, tutto il contrario di quello che capita normalmente a gennaio.


La pressio barometrica è salita a livelli altissimi, fino a raggiungere i 1035 millibar (la pressione normale è di 1013 millibar).
La maggior parte delle condizioni del cielo è stata determinata da cielo coperto e quasi assenza di vento e questa copertura non ha portato alcuna conseguenza importante.
*meteorologo

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