Bisogna ammettere che i risparmiatori hanno vissuto anni terribili; non possiamo dar loro torto se hanno perso la fiducia verso il sistema finanziario.
Tuttavia la totale immobilità può essere pericolosa e qualche consiglio proviamo a darlo, utilizzando l'esperienza e i suggerimenti del dottor Valle, della Banca Cesare Ponti, e della dottoressa Maristella Esposito, del commerciale Carige.
Impariamo a riflettere sul futuro che, in termini sociali ed economici, non potrà essere uguale al passato che specialmente noi, generazione dei baby boomer, abbiamo vissuto. Abituiamoci a non utilizzare i vecchi schemi di quando tutto procedeva con rassicurante lentezza e ci cullavamo di certezze. Un esempio: il rapporto annuale 2012 dell'Istat ci dice che ci sono già 144 persone di oltre 65 anni per ogni 100 con meno di 15 mentre nel 1992 questa proporzione era 97 a 100. Questo inciderà in maniera importante sui futuri scenari previdenziali sanitari e assistenziali.
Impariamo a ragionare per bisogni e per obiettivi; se devo gestire una temporanea liquidità per delle spese già previste che farò nei prossimi mesi, va benissimo una delle tante offerte di conti deposito che vanno di moda oggi, ma se devo accantonare dei risparmi per permettere a mio figlio o al mio nipotino di affrontare fra n anni le spese di un master universitario o l'avvio di una professione o di una attività artigianale, devo cercare altre soluzioni.
Impariamo a guardare oltre i confini dell'Italia e dell'Europa; abbiamo detto prima che ci sono Paesi che crescono molto più di noi; sono Paesi giovani, con basso debito pubblico che però pagano ancora buone cedole sui loro titoli di Stato; sono Paesi dove molti imprenditori cercano di delocalizzare le loro fabbriche, che attireranno forti investimenti nei prossimi anni. Ci sono settori di attività che rappresentano le nuove sfide del futuro.
Se avete qualche risparmio da parte, imparate a non cercare rendimenti stratosferici che spesso nascondono rischi che tendiamo sempre a sottovalutare. Un buon risultato è già quello di battere l'inflazione mantenendo inalterato il potere d'acquisto dei propri risparmi. Imparate a pianificare e a non cercare «la giocata». Purtroppo la ricerca Istat, citata prima, ha evidenziato che italiani, nel 2011, hanno speso 1260 euro in giochi e scommesse e hanno investito poco più di metà, 664 euro in fondi pensione.
Infine, imparate a non far da soli, scegliete con attenzione i vostri consulenti, ma fatevi aiutare; i mercati finanziari sono imprevedibili; diversificare gli investimenti per ridurre il rischio di forti oscillazioni non è un lavoro semplice, richiede competenza; chiedete spiegazioni e cercate di capire bene quello che propongono (sarebbe molto utile che l'educazione finanziaria diventasse una materia che si insegna a scuola, sia in quella dell'obbligo che alle superiori) ma non rimanete bloccati dalla paura o dalla sfiducia.
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