Dante e Boccaccio ai giorni nostri

«Ha ancora una ragione, un senso, leggere un grande autore come Boccaccio?». A cercare risposte sarà il presidente del comitato della Società «Dante Alighieri» di Genova Francesco De Nicola, con un ciclo di incontri organizzati nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale. Il programma «Da Dante a Boccaccio» pensato per ricordare il 700° anniversario della nascita dell'autore del «Decameron» prenderà il via venerdì e si concluderà il 26 aprile (ore 16.30). «Un'occasione per celebrare il padre della prosa volgare e della novellistica italiana - spiega De Nicola -. Ma anche Dante protagonista della diffusione della commedia». Un connubio che identifica Giovanni Boccaccio nel primo che provvide alla diffusione della Commedia, trascrivendo il testo e commentando i primi 17 canti dell'Inferno e firmando anche la prima biografia del sommo poeta: «Trattatelo in laude di Dante». E sarà Luigi Surdich ad aprire gli incontri con: «Boccaccio, la novella e il libro di novelle» affrontando il tema della sua invenzione del libro dei racconti (venerdì primo febbraio); le numerose trasposizioni cinematografiche saranno oggetto di visione e dibattito con Marco Salotti in: «Boccaccio al cinema» il 15 febbraio; l'orientalità delle sue opere sarà poi dimostrata da Franco Cardini il primo marzo in «Giovanni Boccaccio protorientalista? Note sulle fonti orientali del Decameron». Degli stretti rapporti tra i due scrittori sarà dedicata la conversazione di Luigi Sasso in «Dante interprete di Boccaccio» il 15 marzo, mentre l'amore sarà raccontato da Milva Maria Cappellini in «Amore e amori nel Decameron» il 5 aprile.

A riferire di notorietà e circolazione dell'opera per le arti figurative, sarà Lucia Battaglia Ricci in «Il Decameron visualizzato: dallo scrittoio dell'autore alle botteghe degli artisti» (12 aprile). La rassegna si conclude il 26 aprile con le novelle più significative spiegate da Salvatore Di Meglio in «Boccaccio nei libri di scuola».

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