il dibattito

2 GENOVA NON RISPONDE

L’incontro con Mario Mauro

disertato dal Pdl
Sabato scorso si è svolto nel silenzio dei Media un convegno molto interessante alla Festa Democratica Genovese. Un convegno tramite il quale i parlamentari europei Mario Mauro e Gianni Pittella hanno voluto dare dei segnali e degli spunti molto interessanti.
La proposta di Mario Mauro può essere sintetizzata in questo modo fermo restando che il Governo Berlusconi deve concludere il suo mandato.
Per il 2013 bisogna che le due coalizioni accettino l’idea che dallo scontro uno può vincere, ma poi per governare efficacemente ha bisogno delle riforme e senza l’altra coalizione non può farle. Di conseguenza l’idea è andare dagli elettori (nel 2013) e dire vista la situazione noi abbiamo deciso di chiedervi l’ok per una Grossa Coalizione «a tempo» per fare le riforme e mettere a posto l’Italia.
Una proposta seria che parte dall’emarginazione degli estremismi e che chiede al popolo moderato (di sinistra e di destra) di prendere in mano la situazione. Alla fine dell’incontro mi sono guardato con gli amici Massimo Pernigotti e Alberto Pozzo e mi sono detto «i marziani sono sbarcati a Genova?».
Purtroppo il pubblico non era delle grandi occasioni e i media quasi assenti. Se poi si pensa che non c’era nessun esponente del Centrodestra locale (Mario Mauro milita nel Pdl)... viene da pensare, ma siamo a Genova... e si sa Genova è Genova...
Enrico Cimaschi
capogruppo di Liguria Moderata
Municipio Centro Est
2 LA LEGA NORD PER CASTELLETTO

La funicolare di Sant’Anna

e i tanti disagi da colmare
A causa di lavori di manutenzione straordinaria all’impianto è stato, ormai da alcune settimane, interrotto il servizio della funicolare Amt di Sant’Anna, con tratta Portello - corso Magenta. I lavori si rendono necessari ai fini della sicurezza dell’impianto stesso, ma purtroppo si protrarranno per diversi mesi terminando, addirittura nella migliore delle ipotesi, nell’anno 2012 inoltrato. Tra l’altro l’ascensore è quotidianamente utilizzato da una vastissima utenza, non solo per raggiungere i corsi della circonvallazione, ma altresì tutte quelle numerose e popolose realtà a monte degli stessi.
Inoltre, in tutto questo, occorre tener presente che è stata soppressa definitivamente la linea del 33, che nell’ampio comprensorio di competenza vivono moltissimi anziani e che a breve inizierà pure la stagione scolastica, pertanto, nell’interesse di tutti i cittadini residenti ed al fine di alleviare loro il più possibile il forte disagio dovuto all’interruzione del prezioso servizio in oggetto chiedo, a tutti i soggetti responsabili, che venga, ovviamente, impiegato il minor tempo possibile nell’esecuzione degli interventi manutentivi e che sia istituito, quanto prima, anche un servizio navetta sostitutivo, con percorso circolare, piazza Portello, via Caffaro, corso Paganini, corso Magenta, via Bertani, via Martin Piaggio, piazza Corvetto e ritorno.
Soltanto così si darà una risposta adeguata e concreta ai bisogni della gente.
Capogruppo Lega Nord Liguria
Municipio Centro Est
2 DALLA PARTE DEI TARTASSATI

Cinesi e affini evasori fiscali:

perché non li perseguono?
Caro Lussana, in Italia esiste un’evasione fiscale enorme, capillare e visibile a tutti: quella del commercio abusivo di extracomunitari e cinesi che non fanno ricevute fiscali, non pagano le tasse e lavorano in nero negli scantinati.
Godono forse di diritti extraterritoriali?
Marina Mascetti
2 CHI FA FESTA COMUNQUE

La notte bianca alla faccia

della crisi che tocca tutti
Crisi o non crisi, la notte bianca s’ha da fare! E poiché la reggitrice pro tempore di Palazzo Tursi dichiara che non uscirà un euro dalle casse comunali, penso ci dovrebbe anche palesare i nominativi dei benefattori che si faranno carico di pagare i compensi per lavoro straordinario ai vigili urbani, al personale Amiu e Amt e ai servizi, in genere, impegnati nella manifestazione. Concludo parafrasando una nota poesia: «Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola... la “notte bianca”». Ringrazio se vorrà pubblicare.
Carlo Barbieri
2 MUSSO/1

Mai più il voto al prof.

Anche se fosse con il Pdl
Gentilissimo Lussana, lei è un vero liberale perché da voce a tutti e a tutte le opinioni e questo le fa onore. Giorni fa sul Giornale il prof. Musso per giustificare il suo comportamento ha ripetuto le solite spiegazioni che non spiegano niente e non convincono nessuno. Nelle ultime elezioni io e la mia famiglia gli abbiamo dato il nostro voto. Non sapevamo chi fosse e lo abbiamo votato solo per sostenere il Pdl. Ora lo conosciamo e non lo voteremo più nemmeno se fosse candidato o alleato del Pdl. Noi siamo gente semplice abbiamo fatto poche scuole, non sappiamo parlare bene e scrivere bene. La nostra vita è fatta di fatica e sacrifici, ma non ci lamentiamo. Chiediamo solo un po’ di rispetto. Non accettiamo che il voto dato a un partito sia usato contro il partito. Chiediamo rispetto. Tutto qui.
Giacomo Repetti - Genova
2 MUSSO/2

Il governo ci ha traditi

Enrico non si dimetta
Caro dottor Lussana, c’è chi per dire che Musso deve dimettersi da Senatore scrive piccoli romanzi. E c’è chi per dire che l’attuale legge elettorale va bene scrive mezza pagina di giornale.
Io cerco di sintetizzare al massimo. Il senatore Musso non deve dimettersi, come del resto non si dimettono gli altri 150 fra senatori e deputati che hanno cambiato «casacca». A maggior ragione non deve dimettersi Musso perché il Partito nel quale aveva creduto ha in larga parte tradito gli elettori non facendo le riforme che aveva promesso, ne Musso è stato assecondato in merito alle proposte certo competenti che aveva avanzato. Circa il «porcellum» è presto detto: deve essere cambiata la legge sia perché ogni elettore deve avere il diritto di scegliere e dare fiducia a chi a suo avviso la merita, sia perché per fare un esempio, io che ho sempre votato per Berlusconi e vorrei continuare a farlo, e non avrei mai dato la preferenza a certi rappresentanti e nel caso di altri ho dovuto turarmi il naso e votarli. Ho già votato e vorrei poterlo fare ancora per Biasotti. Della Bianca, Cassinelli, Rosso, Garibaldi ed altri.
Gianfranco Bisio
pensionato
2 MUSSO/3

Il referendum ha il merito

di aprire un dibattito
Egr. Dott. Massimiliano Lussana. Sui sistemi elettorali è stato detto di tutto. Da chi era decisamente contrario al proporzionale, a chi era favorevole. E le varianti dei vari sistemi sono infinite. E, a volte, basta spostare quello che sembra una virgola, per avere effetti perversi.
Per la polemica contro il sistema proporzionale sono note le opinioni di Luigi Einaudi che disse su chi era a favore del proporzionale «I suoi fautori, ossessionati dall'idea curiosa che un parlamento debba essere la fotografia della infinita varietà delle opinioni che necessariamente lottano in un paese libero, hanno dimenticato che non a caso esiste un rapporto fra il sistema elettorale vigente in un paese ed il numero delle frazioni e dei gruppi in cui si divide il suo parlamento.

Vogliamo che il numero dei partiti, dei gruppi, dei sottogruppi parlamentari si moltiplichi all'infinito? In questa varietà di opinioni il referendum può essere un occasione di aprire un dibattito?
E se si aprisse in modo non strumentale, ad esempio mi pare essenziale il collegio piccolo, sia che si parli di sistema proporzionale sia di sistema uninominale, per via dei costi della politica che condizionano i parlamentari e del rapporto di conoscenza che si può instaurare, meno rilevante è la questione proporzionale / uninominale-maggioritario, allora l'iniziativa del sen. Musso, al di là delle simpatie / antipatie, sarebbe positiva. Perché non cogliere l'occasione, anziché discutere in termini personali?
Francesco Felis - Genova

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