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Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione
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il dibattito

2DIFFERENZE DI TRATTAMENTO
Le ferie pagate degli statali

e le ferie «forzate» dei privati
Caro Massimiliano, qualche settimana fa parlavo con un’amica che, suo malgrado, si è trasferita e lavora a Roma, impiegata di un’azienda privata.
Nei giorni di gelo e tempo siberiano, sotto quei ridicoli venti centimetri di neve, è stata obbligata a restare a casa perché la scuola non era aperta e non sapeva dove mettere la figlia. Naturalmente l’azienda le ha scalato un giorno di ferie.
Come è noto ma assai poco pubblicizzato, i dipendenti pubblici della scuola che avrebbero dovuto accogliere la bimba erano a casa. Pagati e senza scalare ferie per due giorni. Un regalone in tempo di crisi.
Riassumendo: uno paga le tasse che servono a Visco, Tremonti e Monti per lo Stato.
Lo Stato le prende e ci paga gente che se ne sta a casa a non lavorare.
Ma siccome questi non lavorano, il nostro si deve pure prendere ferie. In sostanza paga due volte. Non solo. Accende la tv e si sente canzonare da deretane incollate da decenni a granitiche poltrone pubbliche che bisogna essere agili ed allontanarsi da mamma e papà.
Peccato che lei lo abbia fatto e, avendo i nonni a Genova, si aspettava dagli stessi riveriti sederi uno straccio di maestra che le tenesse la figlia mentre andava a produrre reddito. Vero. Non statale.
Marco Marchionni
2TRASFORMISMO E POLTRONE
Napolitano, il comunista

che scrive dell’Unità d’Italia
Chiarissimo direttore, innanzitutto mi presento: sono un ex dirigente della Polizia di Stato, funzionario del Sisde per 15 anni, ora in pensione, desideroso di interloquire con persone intelligenti.
Sto scrivendo un libro sulla mia vita che forse mi procurerà querele e denunzie ma nel mio piccolo ritengo che gli italiani debbano essere informati da gente che ha vissuto direttamente tante esperienze ed ha potuto toccare con mano tante realtà nascoste.
L’altro giorno entrando in una libreria, ho scoperto che il nostro Presidente ha scritto un libro sull’Italia unica ed indivisibile, rivendicandone appunto l’unità e la indivisibilità. La cosa mi ha provocato un po’ di riso e un po’ di rabbia!
Mi chiedo che cosa ne possa sapere di unità un uomo che per tutta la vita ha militato nel Pci, ideologia sconfitta dalla storia, atteggiandosi ora da buon trasformista democratico pur di mantenere la carica suprema. Ma chi pensa di prendere in giro quest’uomo che alla sua età si è voluto creare una nuova verginità pur di restare a galla? Mi rendo conto che questo mio scritto è un po’ pesante ma sono curioso di vedere che tipo di risposta lei potrà darmi.
Francesco Maria Delavigne
2LA RAI NEL «PALLONE»
L’informazione vale meno

di un riscaldamento in campo
L’altra sera al termine del Tg1 pensavo di poter assistere a «Radio Londra» di Giuliano Ferrara quando è iniziati il collegamento con Marsiglia per la trasmissione dell’incontro di calcio della locale squadra con l’Internazionale di Milano. La cosa mi ha fatto indignare poiché l’incontro ha avuto inizio alle ore 20.45, cioè circa quindici minuti dopo la chiusura del telegiornale.
La Rai ha ritenuto più importante farci vedere il riscaldamento in campo dei calciatori della panchina e l’attesa dei calciatori destinati ad iniziare l’incontro nel corridoio proveniente dagli spogliatoi. Nei quindici minuti sopra citati sarebbe stato possibile mandare in onda la trasmissione di Ferrara ed anche gli spot pubblicitari. Andando avanti di questo passo, prossimamente ridurranno il periodo destinato al Tg1 per farci assistere anche alla vestizione degli atleti! Purtroppo anche se negli spot Rai si parla di canone, in effetti il balzello da 112 euro è una tassa di possesso, pertanto, come tale, non può essere oggetto di referendum abrogativo secondo il dettato costituzionale.
2LA VOCE DEL POPOLO
E l’«Unità» non difende

i lavoratori della Costa
Egregio Direttore, le scrivo perché non ci sono limiti alla decenza.
Questa mattina appena alzato dal letto assisto su Rai Uno ad un inserto su Costa Crociera, su quanto questa azienda è considerata a Genova dal punto di vista fonte di posti di lavoro con numeri importanti.
Di seguito seguo su Tg Com lo sbarco della nave Allegra, in questo servizio si collegano con il vicedirettore dell’Unità, che con un tono tragico sulla vicenda si esprime in maniera catastrofica sulle sorti di Costa, a seguito dei due recenti eventi.
Eventi che onestamente, non sono stati cagionati da incuria, mancanza o altro voluto da Costa.
La cosa indecente è che L’Unità (giornale che vorrebbe essere dei lavoratori), si esprime contro Costa che con i suoi 8.000 dipendenti è fonte di vita per molti Genovesi e non.
Cordiali saluti.
M.B. Boghè - Milano
2CITTÀ IN DECLINO
Amt, zone blu, sicurezza:

il fallimento di una giunta
Come tanti altri miei concittadini sono stanco di ascoltare i piagnistei dei nostri amministratori politici, ci troviamo davanti ad una città in ginocchio senza che venga fatto nulla di positivo.
I nostri amministratori cittadini si lamentano che è stata eliminata l’Ici, e pertanto sono venute a mancare le risorse per finanziare i servizi più indispensabili per i cittadini.
A costoro vorrei ricordare che in nessuna altra nazione europea esiste la tassa sulla prima casa, tassa sui sacrifici fatti da ognuno di noi che sa benissimo da dove sono arrivati i soldi (avranno mai letto l’articolo 50 della Costituzione?).
Ci rendiamo benissimo conto di tutte le tasse occulte che ogni giorno vengono pagate dai cittadini e di cui il Comune non fa mia cenno e non si sa che fine fanno.
Per quanto mi posso ricordare il Comune partecipa alle accise sulla benzina, Irpef comunale, nell’acquisto di una vettura, nella revisione delle calderine, nella revisione delle auto etc. etc.
Scandalosa è poi la gestione di Amt, hanno aumentato il costo del biglietto ed in cambio abbiamo avuto un numero maggiore di dirigenti, mezzi più sporchi corse diradate e quindi autobus carichi all’inverosimile, percorsi annullati ed altri allungati specialmente nel periodo estivo diminuendo anche il numero dei mezzi.
Zone Blu per parcheggi, parcheggi in zona Ztl, mancanza di un adeguato numero di posteggi liberi, tariffe dei posteggi più cari d’Italia (euro 2,50 per ora) la domanda che mi sorge spontanea è: dietro a questa situazione oltre al Comune chi c’è? Genova Parcheggi da chi è costituita?
Invece di cercare di risolvere le gravi problematiche che affliggono questa città da più di trent’anni, cercare di assecondare le richieste dei cittadini, il nostro beneamato Sindaco ha ritenuto più utile tentare di realizzare una «rambla» dove non poteva essere realizzata, apprezzata solo da coloro che di sera portavano a spasso il cane e di progettare la costruzione di una moschea là dove nessuno la desidera e persino la logistica è contraria e dove da tempo si erano promesse migliorie per il quartiere.
Per non parlare poi della sicurezza della nostra città, praticamente inesistente.

Vi sono quartieri totalmente invivibili, per i quali è stato fatto poco o nulla, ma non era compito del Sindaco, dell’Assessore alla Sicurezza e del Prefetto provvedere?
Certo il nostro Sindaco uscente ha avuto un gran coraggio a presentarsi alle primarie e sicuramente ne avrà anche molto di più se si presenterà alle prossime amministrative, ma quale risultato spera di ottenere?
Gavino Pinna

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