Molti di loro a Genova c'erano. E si ricordano «l'orda schiumante che avanzava urlando, fumo e fiamme, visi coperti di vigliacchi accorsi per fare male mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti». Franco Maccari, segretario generale del Coisp, sindacato di polizia, se la ricorda la città devastata. «Ne vedremo ancora di città messe a ferro e a fuoco - sbotta - e se le devo dire quello che sento dai miei colleghi... la prossima volta ci sarà la voglia di lasciar fare, di girarsi dall'altra parte». Dopo le sentenze di condanna a carico dei poliziotti per l'irruzione alla scuola Diaz, sono arrivati gli sconti di pena per i black bloc. Basti un dato: solo dieci persone sono arrivate ad essere processate, solo cinque le condanne. E nessuno commenta. Il silenzio delle istituzioni, che solo pochi giorni fa avevano applaudito le condanne ai poliziotti, sanno tanto di due pesi e due misure. E chi sta in prima linea contro la criminalità si sente preso in giro.
I disordini di Genova allora chi li ha fatti? Chi era a Genova se lo ricorda: furono centinaia le macchine distrutte, i negozi devastati, le vetrine infrante, i furti, le banche sventrate. I distributori di benzina (...)
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